La terra dei buchi
Il reportage fotografico di Mattia Marzorati sulle criticità ambientali della provincia di Brescia
“La terra dei buchi” è diventata l’espressione per indicare quella zona tra Brescia e la sua provincia dove a partire dagli anni Ottanta le cave esaurite di ghiaia, sabbia e marmo delle aziende dei settori metalmeccanico ed estrattivo sono state riempite di rifiuti e usate come discariche. Dal 2019 il fotografo Mattia Marzorati indaga le conseguenze di questo sviluppo sul territorio. Le sue foto sono raccolte in un libro che sarà pubblicato dalla casa editrice Seipersei: si può preordinare fino al 7 novembre e sarà disponibile da dicembre.
Il lavoro di Marzorati è un resoconto completo di diversi temi ambientali che hanno riguardato la provincia di Brescia negli ultimi anni: lo smaltimento dei rifiuti, le infiltrazioni mafiose e il sistema economico «apparentemente efficiente ma con conseguenze disastrose per il territorio e per i suoi abitanti». Racconta anche le ripercussioni sulla salute di chi vive nella zona, dove è stata registrata un’incidenza maggiore di tumori e di altre patologie rispetto ad altre aree del paese.
Marzorati ha scelto immagini che mostrano il paesaggio (molte delle quali sono fotografie aeree che danno un’idea della conformazione del territorio), ritratti di persone che hanno avuto a che fare con questi temi, e aziende che operano nell’area. Mostrano inoltre l’inceneritore di Brescia – uno dei più grandi d’Europa –, gli allevamenti intensivi, i gruppi di attivisti che cercano di sensibilizzare il resto della comunità con riferimenti ad indagini più o meno recenti, come la contaminazione di policlorobifenili (PCB) dell’industria Caffaro o l’indagine sui fanghi inquinati usati come fertilizzanti.
Marzorati è nato a Cantù nel 1992, le sue foto si possono vedere sul suo sito o sulla sua pagina Instagram.