Il primo ministro macedone Zoran Zaev ha annunciato le sue dimissioni
Zoran Zaev, primo ministro della Macedonia del Nord e leader del partito socialdemocratico locale (SDSM), ha detto che si dimetterà da entrambe le cariche. Lo ha comunicato domenica, dopo la sconfitta del suo partito alle elezioni amministrative, vinte in gran parte del paese dal partito conservatore VMRO-DPMNE. Le elezioni erano considerate un test importante sul consenso del governo di Zaev.
Zaev non ha detto quando si dimetterà di preciso e non è chiaro cosa succederà ora. La legge macedone prevede che, nel caso di dimissioni del primo ministro, questo mantenga l’incarico fino a quando i partiti di maggioranza non trovino un accordo su un sostituto del suo stesso partito. Se non si arriverà a un accordo, verrà sciolto il parlamento e si andrà a elezioni anticipate.
Zaev era diventato leader del suo partito nel 2013 ed era stato eletto primo ministro nel 2017, dopo che per dieci anni la Macedonia del Nord era stata governata dal conservatore Nikola Gruevski, poi condannato per corruzione e fuggito dal paese. Zaev aveva portato la Macedonia del Nord a far parte della NATO nel 2020, e nel 2018 aveva realizzato lo storico accordo col governo greco per nominare ufficialmente il paese “Macedonia del Nord”, mettendo fine a una disputa tra i due paesi durata decenni, legata all’utilizzo del nome “Macedonia”, che identifica anche una regione della Grecia. Negli ultimi tempi Zaev aveva però perso consensi, anche a causa della gestione inefficiente della pandemia.