Come si è preparata Roma per il G20
Le misure di sicurezza e l'impiego di forze speciali è imponente, in vista dell'incontro tra i 20 leader più importanti del pianeta
Negli ultimi giorni si sono tenute al ministero dell’Interno diverse riunioni per decidere le misure di sicurezza da adottare a Roma durante il vertice del G20, in programma nel fine settimana, sabato 30 e domenica 31. L’attenzione è concentrata soprattutto sul centro città e sulla zona del quartiere Eur attorno al Roma Convention Center, la Nuvola disegnata dall’architetto Massimiliano Fuksas, dove si svolgerà la maggior parte degli incontri tra i leader.
A Roma arriveranno tutti i principali capi di governo mondiali: tra gli altri, il presidente statunitense Joe Biden. Sarà anche l’ultimo G20 a cui parteciperà la cancelliera tedesca Angela Merkel. Già venerdì si terranno alcuni incontri preliminari. Ci sarà una riunione congiunta dei ministri delle Finanze e dei ministri della Salute dei paesi coinvolti.
La prima misura adottata, già in vigore dalle 22 di mercoledì e che resterà attiva fino alle 13 di lunedì primo novembre, è stata la reintroduzione di controlli ai confini italiani: sono controlli che riguardano tutti, anche chi arriva da paesi dell’area Schengen. Dalle 16 di venerdì, inoltre, a Roma hanno chiuso le scuole in modo da creare meno problemi alla circolazione nella giornata di sabato.
Il livello di attenzione da parte del ministero dell’Interno è molto alto, soprattutto dopo quello che è accaduto il 9 ottobre con l’assalto alla sede nazionale della Cgil nel corso della manifestazione contro il Green Pass. Intervenendo a un convegno, il capo della polizia Lamberto Giannini ha detto che la preoccupazione e il disagio di molti cittadini sfocia «in sentimenti di rabbia e anti-sistema (….) si uniscono spesso estremismi opposti con il pericolo che soggetti professionisti delle iniziative non legali cerchino di cavalcare la protesta».
In particolare il ministero dell’Interno sta mettendo a punto un sistema di prevenzione e sicurezza attorno alla manifestazione che sabato partirà da piazzale Ostiense per dirigersi verso la Bocca della Verità. A organizzarla sono stati i sindacati di base, parteciperanno anche alcuni centri sociali di Roma e probabilmente gruppi anarchici e di estrema sinistra provenienti da altre parti d’Italia e dall’estero. L’attenzione è rivolta anche a eventuali iniziative dei gruppi No Vax e No Green Pass.
Il tribunale di Roma ha deciso ieri che Giuliano Castellino, Roberto Fiore e altri leader di Forza Nuova arrestati dopo le violenze del 9 ottobre dovranno restare in carcere. La sorveglianza preventiva si concentra su Telegram, dove si svolgono molte delle comunicazioni della maggior parte dei gruppi No Green Pass. Un’altra manifestazione si terrà sempre sabato a piazza San Giovanni: sarà un sit in organizzato da un gruppo che si chiama “Comitato No Draghi”.
Attorno all’Eur è stata prevista un’area di sicurezza di 10 km quadrati: sarà, sabato e domenica, una zona rossa a cui potranno accedere solo le persone autorizzate, dotate di pass, attraverso 20 varchi presidiati da 500 soldati dell’esercito. L’area che circonda la Nuvola e che si estende fino al Palazzo dei Congressi, sempre all’Eur, sarà sorvolata giorno e notte da un elicottero con visori notturni (si alterneranno un velivolo dei carabinieri e uno della Polizia di Stato).
Nella zona saranno operative le unità cinofile, con cani addestrati alla ricerca di esplosivo. Verranno controllati e bonificati tutti i tombini della zona e, sui tetti dell’area, saranno appostati dei tiratori scelti. Dalle 20 del 28 ottobre e fino all’1.59 del 1° novembre su Roma ci sarà una no fly zone per tutto il traffico aereo, droni compresi, per un’area circolare di 6,5 miglia attorno alla Nuvola dell’Eur. Per un raggio di 35 miglia saranno anche proibiti i voli VFR (Visual Flight Rules), e cioè i voli a vista degli aerei più piccoli. L’aeroporto di Roma Urbe, nella zona nord della città, resterà chiuso.
Il dispiegamento di forze sarà imponente. La polizia impiegherà gli agenti del NOCS (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) e delle UOPI (Unità Operative di Pronto Intervento), i Carabinieri quelli del GIS (Gruppo Intervento Speciale), delle API (Aliquote di Pronto Intervento) e delle SOS (Squadre Operative di Supporto), la Guardia di Finanza le forze dell’ATPI (Anti Terrorismo – Pronto Impiego). Gli operatori del NOCS e del GIS si occuperanno, assieme ai servizi di sicurezza dei singoli paesi coinvolti, delle scorte più importanti, altre unità saranno pronte all’intervento. API e UOPI sono addestrate per fornire una prima risposta in caso di attacco terroristico.
In più, ci saranno gli agenti della polizia locale di Roma che presidieranno la zona dell’Eur e altre zone in città considerate sensibili. In tutto saranno impegnate 6.000 persone tra forze dell’ordine ed esercito. I permessi e le ferie sono state sospese. Oltre alle forze sul campo, nelle caserme altri reparti saranno pronti all’intervento, soprattutto per quello che riguarda l’ordine pubblico.
Non sarà solo la zona dell’Eur a essere presidiata. I capi di Stato avranno incontri e appuntamenti in vari punti di Roma.
Venerdì Biden andrà per esempio sia a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio Mario Draghi sia in Vaticano per un incontro con Papa Francesco. In questo caso la gestione della sicurezza è stata concordata tra le forze di polizia italiane e il Secret Service americano, l’agenzia governativa americana responsabile della sicurezza del presidente e della sua famiglia. I particolari degli spostamenti e di dove alloggeranno i capi di Stato non sono stati rivelati per ragioni di sicurezza. È presumibile però che Joe Biden dormirà a Villa Taverna, la residenza dell’ambasciatore americano, così come nelle altre ambasciate soggiorneranno molti dei leader internazionali.
Negli alberghi di Roma sono comunque state prenotate 4.000 stanze. Molti agenti dei servizi di sicurezza saranno impegnati anche nella scorta ai partner dei capi di governo: sabato dovrebbero essere in visita prima al Colosseo e poi ai Mercati di Traiano. Alla sera ci sarà una cena di gala al Quirinale.
È stato anche messo a punto un piano, chiamato Piano Speciale di Protezione Sanitaria, con postazioni di soccorso fisso e ambulanze dedicate. Accanto alla Nuvola ci sarà personale medico e infermieristico con dotazioni NBCR (Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico) e una tenda da decontaminazione in caso di attacco terroristico con sostanze chimiche. Sono stati potenziati i centri-tampone (tre nella zona della Nuvola) ed è stata messa in stato d’allerta la rete ospedaliera dell’Emergenza, in particolare quella del Policlinico Umberto I e quella del Policlinico Gemelli.
Dalle 19 di venerdì fino a domenica saranno chiuse diverse strade intorno alla zona dell’Eur. In molte strade e piazze è già in vigore il divieto di parcheggio. Non passeranno i mezzi pubblici da alcune fermate di autobus e metropolitana. Le chiusure non riguarderanno solo l’Eur ma anche altre zone, come il Vaticano e le aree attorno a dove sono previsti gli spostamenti dei vari leader. Molte chiusure sono state imposte anche nel centro della città, mentre alla Stazione Termini saranno ridotti i punti di accesso pedonali, in particolare saranno bloccati tutti gli accessi vetrati dell’ingresso principale che conducono alla biglietteria centrale.