Abbiamo provato tre mutande assorbenti
Adatte a chi ha le mestruazioni e vuole smettere di usare gli assorbenti usa e getta, ma non si trova bene con la coppetta
I cartelloni pubblicitari delle mutande assorbenti dell’azienda americana Thinx comparvero per la prima volta nella metropolitana di New York nel 2015. Attirarono molta attenzione e, sia perché evocavano immagini di genitali e fluidi corporei femminili, sia perché contenevano la parola «mestruazioni», furono inizialmente giudicati «inappropriati» dalla società responsabile delle affissioni nella metropolitana. Quelle di Thinx furono le prime mutande mestruali (o slip per il ciclo, o period panties, in inglese) a far parlare di sé e a raggiungere un largo numero di persone. Sempre nel 2015, la rivista Time le inserì nella lista delle migliori invenzioni dell’anno.
Da allora il settore dei prodotti per le mestruazioni è cresciuto e cambiato velocemente, proponendo soluzioni nuove e diverse per chi vuole ridurne l’impatto ambientale o per chi cerca qualcosa di più comodo e adatto alle proprie necessità. Per fare qualche esempio si sono diffuse molto le coppette in silicone e (un po’ meno) gli assorbenti lavabili; sono comparsi assorbenti interni alla CBD per alleviare i dolori e Adidas ha iniziato a vendere pantaloni sportivi assorbenti per chi vuole allenarsi quando ha le mestruazioni. Dopo Thinx molte altre aziende hanno deciso di investire nella produzione e nella vendita di mutande assorbenti e ci sono sempre più persone incuriosite da questi prodotti. In Italia se ne trovano di diversi marchi sia online che nei negozi: abbiamo provato tre modelli per vedere come funzionano e a quali esigenze rispondono.
Come sono fatte le mutande mestruali?
Le mutande assorbenti per le mestruazioni che si trovano in commercio sono fatte tutte in modo piuttosto simile. Alla vista si presentano come normali mutande, fatte quasi sempre di cotone e in colori scuri. La caratteristica che le distingue dalle normali mutande è un “rinforzo” nella zona a contatto con la vulva, quella che si sporca quando si hanno perdite di sangue e dove solitamente si posizionano gli assorbenti esterni. Il rinforzo è fatto da tre strati di materiali con funzioni diverse, che insieme fanno in modo che il sangue venga assorbito e non trapassi.
Lo strato superiore e a contatto col corpo è solitamente di un tessuto con una buona percentuale di cotone e ha la funzione di assorbire il sangue velocemente e dare una sensazione di asciutto. Lo strato più interno è quello veramente assorbente, che trattiene i liquidi, e l’ultimo strato è quello più idrorepellente, che serve a evitare che le gocce che non vengono trattenute dallo strato intermedio possano trapassare e macchiare i pantaloni, o qualsiasi cosa ci sia oltre l’intimo. Oltre a quest’ultimo strato poi c’è nuovamente il tessuto di cui è fatta la mutanda. Per darvi un’idea della quantità di sangue che riescono ad assorbire, secondo i produttori si va da due assorbenti interni (circa 20 millilitri) per le mutande con assorbenza media, a quattro assorbenti interni (circa 40 ml) per le mutande per flussi abbondanti.
– Leggi anche: Si può anche scegliere di non avere le mestruazioni
I nostri test
Abbiamo provato tre mutande mestruali: una del marchio italiano Lovable, che ha presentato la sua linea di intimo assorbente a luglio (un pacco da due costa 43 euro), una dello spagnolo Cocoro (al costo di 30 euro o 50 per due paia) e una del francese NoBlood (al costo di 28 euro). Hanno forme leggermente diverse: quelle di Lovable sono a vita bassa, quelle di Cocoro a vita media e quelle di NoBlood a vita alta con rinforzo assorbente esteso dall’ombelico fino alla schiena, cosa che le rende particolarmente adatte all’uso nelle ore di sonno.
La redattrice che ha provato le mutande ha un flusso mestruale non eccessivamente abbondante, quello che i produttori definiscono “moderato”, e ha tenuto le mutande addosso dalla mattina alla sera senza doverle cambiare e senza notare macchie sui vestiti, in nessuno dei tre casi. Per provare il primo modello è rimasta a casa tutto il giorno, per il timore di macchiarsi e dover correre a cambiarsi da un momento all’altro, ma già dal secondo ha capito che poteva uscire serenamente e l’ha fatto.
La cosa che l’ha stupita di più è che sia alla vista che al tatto le mutande sono quasi sempre asciutte e non si ha mai la sensazione di avere addosso qualcosa di umido, come succede a volte con gli assorbenti esterni, o di plasticoso e non traspirante. I produttori insistono molto sul fatto che sono inodori: la redattrice dice che trattengono bene gli odori, ma niente di miracoloso. Dovendo valutare l’assorbenza, ha detto che per lei tutti e tre i test hanno dato risultati molto soddisfacenti.
Secondo la redattrice, il maggior limite di queste mutande è che ad alcune persone potrebbe dare fastidio che lo spessore della parte assorbente si veda sul sedere quando si indossano indumenti di tessuti leggeri, o pantaloni particolarmente aderenti. Inoltre, quando le si indossa, il rinforzo si sente e non è esattamente come indossare delle mutande normali, anche se ci si abitua abbastanza velocemente.
Lovable
Secondo la redattrice che le ha provate sono le più comode da indossare: sono nere, in cotone e hanno un sottile elastico con il marchio del produttore sull’orlo superiore. La parte rinforzata è limitata alla zona che coprirebbe un assorbente esterno, quindi non sono proprio adatte per dormire (rischiano di sporcarsi in zone non assorbenti) o per fare sport particolarmente acrobatici. Hanno solo quattro taglie: la prima corrisponde alla S e la quarta alla XL e, a giudicare dall’esperienza della redattrice e da alcune recensioni online, vestono giuste. Sono le più economiche delle tre: su Amazon un pacco da due mutande per flusso moderato costa 43 euro e un pacco sempre da due per flusso abbondante ne costa 46. Oltre agli slip, ci sono anche le culotte agli stessi prezzi. Si possono comprare su Amazon (dove si trovano solo i pacchi da due) o sul sito di Lovable (dove si comprano singole). Un difetto che hanno rivelato è che dopo il primo lavaggio gli strati assorbenti della parte rinforzata si sono come stropicciati: le mutande sono comunque utilizzabili ma forse un po’ più scomode; con gli altri due modelli di mutande questo problema non c’è stato.
Cocoro
Le mutande di Cocoro dei nostri test sono quelle del modello Moeri per flusso moderato, di cotone nero e con una fascia decorata sulla parte alta che le rende particolarmente gradevoli da vedere. Vale lo stesso discorso fatto per le mutande di Lovable: non sono l’ideale per essere usate di notte o per sport che potrebbero farle sporcare in zone non assorbenti. Sia su Amazon che sul sito di Cocoro ci sono anche altri modelli, dai tanga alle culotte. Su Amazon ci sono 8 taglie, dalla XXS alla XXXL, mentre sul sito ci sono anche taglie intermedie e mutande per ragazze dai 10 ai 12 anni. Per l’esperienza della redattrice vestono leggermente piccole, quindi è meglio prendere una taglia in più che una in meno. Sul sito si distinguono molto chiaramente quelle per flusso scarso, moderato e intenso, mentre su Amazon è più difficile capire il livello di assorbenza.
Sul sito di Cocoro le Moeri costano 28 euro l’una, con piccoli sconti se se ne prendono di più (e con le spese di spedizione dalla Spagna), su Amazon la confezione da un paio costa 30 euro, quella da due 50.
NoBlood
Il modello dei nostri test è quello a vita alta, con la fascia assorbente che va dall’ombelico alla schiena e con assorbenza massima (super +), ma sia su Amazon che sul sito di NoBlood ci sono anche altri modelli. La redattrice l’ha provato sia di giorno che di notte con ottimi risultati. Sono in particolare molto adatte a dormirci o per quelle situazioni in cui ci si vuole muovere liberamente avendo la sicurezza che ogni goccia di sangue verrà intercettata e assorbita, per esempio per fare la ruota come nelle pubblicità degli assorbenti. Di giorno sono eccessive per chi ha un flusso mestruale moderato, ma sono adatte a chi ha un flusso abbondante.
Sono anche piuttosto belle da vedere e per essere delle mutande così coprenti non ricordano i temuti (ma anche comodi, diciamolo) “mutandoni della nonna”. Nella confezione è inclusa una bustina sigillabile per quando le si porta in giro. Il tessuto di cui sono fatte per la maggior parte è sintetico, ma la parte assorbente a contatto con la pelle è in cotone. Si può scegliere tra 9 taglie, dalla XXS alla 5XL: possono essere leggermente strette attorno alle cosce e a chi è indecisa conviene prendere una taglia in più, come dicono anche molte recensioni di Amazon.
Considerazioni generali (molte)
La redattrice che ha testato le tre mutande ha provato per lunghi periodi della sua vita anche gli altri principali prodotti che esistono per la gestione del sangue mestruale: assorbenti esterni, assorbenti interni e coppetta mestruale. In particolare è un’entusiasta sostenitrice di quest’ultima, che ritiene essere la soluzione migliore per quanto riguarda il risparmio economico (la sua costa 24 euro e dura due o tre anni), l’impatto ambientale e la comodità di utilizzo. Secondo la redattrice, a chi si trova già molto bene con la coppetta, le mutande mestruali potrebbero non interessare granché e infatti lei ha deciso che, dopo questo breve intervallo di prova, tornerà al suo metodo precedente.
Tuttavia, per le persone che per qualche motivo non si trovano bene con la coppetta e che vorrebbero smettere di usare assorbenti interni o esterni per motivi ambientali, le mutande assorbenti possono essere una soluzione valida, essendo riutilizzabili e non usa e getta.
– Leggi anche: Cosa sappiamo sull’impatto ambientale degli assorbenti
Dal punto di vista economico, la coppetta rimane la soluzione migliore perché le mutande mestruali non sono tanto più convenienti degli assorbenti usa e getta, anche se dipende molto dal tipo e dalla quantità che se ne usa. I prezzi di un paio di mutande mestruali vanno dai 20 ai 30 euro quindi a una persona che ha le mestruazioni per 5 giorni con flusso moderato e che vuole eliminare completamente gli assorbenti ne serviranno almeno 9 o 10 (una per il giorno e una per la notte). Se si lavano subito dopo averle usate, si può ridurre il numero a 5 o 6, ma bisogna tenere in conto che avendo tanti strati non si asciugano molto velocemente e che non vanno messe nell’asciugatrice. Quelle che abbiamo provato hanno una vita di almeno due anni, quindi, per fare una stima approssimativa, una donna con 12 mestruazioni all’anno spenderà tra i 75 e i 120 euro, quindi dai 6 ai 10 euro al mese.
Un altro svantaggio delle mutande mestruali è che non sono molto adatte agli imprevisti o a certe situazioni precarie. Per indossarle infatti bisogna svestirsi e rivestirsi, cosa che se si è fuori casa può rivelarsi più impegnativa che non mettere un assorbente o la coppetta. Inoltre sono più ingombranti da trasportare e se le si cambia mentre si è in giro è bene avere un sacchetto dove mettere quelle usate per non tenerle sparse nella borsa o nello zaino.
Le mutande mestruali sono adatte anche a chi usa gli assorbenti interni o la coppetta, ma ha un flusso abbondante e macchia spesso la biancheria, per avere una protezione ulteriore sia di notte che di giorno. Si possono usare anche per intervallare gli assorbenti interni nel caso in cui a lungo andare diano fastidio: per esempio decidendo di usare le mutande mestruali di notte e gli assorbenti interni di giorno, o viceversa. Sono molto adatte anche per quei giorni in cui ci si aspetta l’inizio delle mestruazioni, visto che in quei casi è sconsigliato usare gli assorbenti interni in modo “preventivo” (la coppetta invece si può mettere anche prima di cominciare a sanguinare).
– Leggi anche: Le migliori coppette mestruali
Come si lavano?
I produttori di tutti e tre i modelli che abbiamo provato consigliano di sciacquare con acqua fredda le mutande nel lavandino finché l’acqua non diventa trasparente e poi di lavarle in lavatrice a non più di 30 gradi e senza usare l’ammorbidente. Non vanno asciugate con l’asciugatrice e non vanno stirate.
Le mutande che non abbiamo provato
Come dicevamo esistono molte aziende che vendono mutande mestruali e facendo una rapida ricerca online si trovano soluzioni per quasi tutti i gusti. Questo modello della famosa azienda americana che citavamo all’inizio, Thinx, è risultato il migliore dai test di Wirecutter, il sito di recensioni del New York Times di cui tendiamo a fidarci. Alla vista è molto simile a quello che abbiamo provato di NoBlood e in Italia si può comprare su Asos a 42 euro, insieme ad altri modelli di Thinx.
Un altro marchio che si occupa di intimo assorbente da diversi anni è lo scozzese Modibodi, che vende mutande riutilizzabili per le mestruazioni, per l’incontinenza, per maternità e post parto, pannolini per bambini e anche costumi da bagno assorbenti. La catena di negozi giapponese Uniqlo ha una sua linea di mutande mestruali che costano 20 euro l’una: il modello è uno solo ma esiste in quattro colori e le taglie vanno dalla XS alla XXL. Le più economiche sul mercato sono quelle della catena di abbigliamento fast fashion Primark che però si possono acquistare solo in negozio: un paio costa 7 euro.
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