C’era stato un altro incidente con le armi sul set di Baldwin
Pochi giorni prima di quello che ha portato alla morte di Halyna Hutchins, e con una dinamica piuttosto simile
Le autorità della contea di Santa Fe, nel New Mexico, stanno continuando a indagare per ricostruire cosa è successo sul set del film western Rust, dove Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia, è morta dopo essere stata colpita da un colpo d’arma da fuoco sparato dall’attore statunitense Alec Baldwin con un’arma di scena.
Oltre alle informazioni raccolte nella prima ricostruzione diffusa dalla polizia, nelle ultime ore è stato reso noto che sul set c’era stato almeno un altro incidente con le armi prima di quello che ha coinvolto Baldwin causando la morte di Hutchins.
Lo hanno raccontato al Los Angeles Times tre ex membri della troupe del film.
L’altro incidente sarebbe avvenuto il 16 ottobre: mentre diverse persone della troupe, compresa Hutchins, si trovavano all’interno di un edificio usato per le riprese, la controfigura di Baldwin avrebbe sparato accidentalmente due colpi con una pistola che, secondo ciò che gli avevano detto, doveva essere scarica. I membri della troupe avevano immediatamente presentato un reclamo al responsabile della sicurezza sul set, che però in quel momento non era presente.
Le tre persone che hanno parlato con il Los Angeles Times spiegano che quando su un set avviene un incidente come questo, si apre un’indagine interna per capire come sia potuto succedere e si organizza un incontro di tutti i lavoratori del set, per capire cosa sia andato storto, ma anche per rassicurarli: in questo caso non era stato fatto.
Per questo e per via delle condizioni di lavoro durante le riprese, avevano deciso di licenziarsi e lasciare il set. Lo avevano fatto poche ore prima dell’incidente in cui è morta Hutchins, e non erano state le uniche persone a farlo.
Hanno detto che diversi membri della troupe si erano lamentati con la produzione – di cui fa parte lo stesso Alec Baldwin – per via dei ritardi nei pagamenti, per lo scarso rispetto dei protocolli di sicurezza e per il fatto che la produzione avesse in molti casi rifiutato di prenotare per loro sistemazioni vicine al set (costringendoli a guidare per più di un’ora per arrivare sul set e più di un’ora per tornare a casa o ai loro alloggi temporanei, alla fine di lunghissime giornate lavorative). La produzione, sostengono, voleva risparmiare e aveva moltissima fretta di portare a termine le riprese, anche a costo della sicurezza e del benessere dei lavoratori.
Mercoledì 20 ottobre sei persone della troupe avevano presentato le proprie dimissioni; giovedì 21 erano tornate sul set per raccogliere le proprie cose e avevano scoperto che la produzione le aveva sostituite con sei lavoratori non iscritti all’Alliance of Theatrical Stage Employees (il sindacato dei lavoratori dello spettacolo, che da tempo minaccia scioperi per protestare contro le cattive condizioni lavorative dei suoi iscritti).
Le tre persone con cui ha parlato il Los Angeles Times hanno aggiunto alcuni dettagli anche sulla dinamica dell’incidente che ha provocato la morte di Hutchins. Giovedì pomeriggio sul set erano state avviate le riprese di una sparatoria che cominciava in una chiesa del ranch. Il personaggio di Baldwin doveva uscire dalla chiesa arretrando, e Baldwin si stava preparando per una scena in cui doveva estrarre la pistola da una fondina: gli era stato detto che la pistola era scarica.
Hutchins stava sistemando la posizione delle cineprese, insieme agli altri operatori: non si era ancora spostata al “video village”, un’area del set, distante dalla zona di azione degli attori, in cui la troupe si raccoglie per guardare le riprese tramite monitor. Baldwin ha estratto la pistola dalla fondina due volte: la seconda volta che l’ha fatto, è partito il colpo che ha ucciso Hutchins.
Ci sono alcune cose ancora da chiarire, sull’incidente: non si sa che tipo di proiettile fosse contenuto nella pistola; non si sa chi l’avesse caricata, e chi avesse la responsabilità di verificarne le condizioni. Si devono infine verificare le responsabilità di Dave Halls, l’assistente alla regia.
Secondo il racconto di una pirotecnica e addetta agli oggetti di scena che aveva lavorato con lui in un’altra produzione e che ha parlato con CNN, nel 2019 Halls sarebbe stato per due volte oggetto di reclami per via di alcune sue gravi negligenze nel rispetto dei protocolli di sicurezza riguardo alle armi e agli esplosivi utilizzati sul set.
Halls è la persona che ha consegnato a Baldwin la pistola dicendogli che era scarica, ma non è ancora chiaro se la dichiarazione fosse frutto di una sua valutazione o un’informazione che aveva ricevuto a sua volta da qualcun altro.