Roberto Gualtieri sarà il prossimo sindaco di Roma
Il candidato del centrosinistra ha ottenuto oltre venti punti di vantaggio su Enrico Michetti, del centrodestra
Il candidato di centrosinistra ed ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha vinto il ballottaggio delle elezioni comunali a Roma, contro l’avvocato Enrico Michetti del centrodestra. Secondo i risultati definitivi, Gualtieri è stato eletto con il 60,15 per cento (corrispondente a 565.352 voti), mentre Michetti ha preso il 39,85 per cento (374.577 voti). L’affluenza di questo secondo turno a Roma è stata del 40,68 per cento, notevolmente più bassa rispetto al primo turno, quando era stata del 48,54 per cento.
Due settimane fa al primo turno Michetti era arrivato primo, ottenendo il 30% dei voti, mentre Gualtieri si era fermato al 27%. Il risultato era stato piuttosto soddisfacente per il centrodestra, andato molto male negli altri principali capoluoghi, ma dato lo scarto ridotto tra i due candidati era stato da subito evidente che al prossimo sindaco di Roma sarebbe servito un bel pezzo dei primi due esclusi dal ballottaggio, la sindaca uscente Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle, e Carlo Calenda, di Azione. Sia Calenda sia Raggi al primo turno avevano ottenuto intorno al 19%. Quei voti sono stati presi in larga parte da Gualtieri, evidentemente.
Gualtieri, che ha 55 anni, è del Partito Democratico ed era stato scelto come candidato del centrosinistra a Roma attraverso le primarie, che aveva vinto nettamente. In passato è stato ministro dell’Economia del secondo governo di Giuseppe Conte e a lungo parlamentare europeo. Alle primarie era sostenuto dai principali dirigenti nazionali e locali del partito, cioè quelli che riescono ancora a mobilitare voti e militanti. Nel suo discorso al comitato elettorale, Gualtieri ha ringraziato Raggi «per l’impegno profuso» durante il suo mandato, e Michetti per aver «contribuito a tenere il confronto su un terreno civile».
«Adesso inizia un lavoro di straordinaria intensità per rilanciare Roma» ha detto poi Gualtieri. Un lavoro «per farla funzionare ma anche per farla crescere, creare buona occupazione, per farla essere una città più inclusiva». Ha poi aggiunto, parlando del suo programma, che vuole «affermare un’idea di città ambiziosa e adeguata a una grande capitale europea» e «costruire una dimensione partecipata della vita della nostra città. Solleciteremo il ruolo e il contributo, rispetto alle scelte dell’amministrazione, delle realtà territoriali e associative».
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