La manifestazione contro il Green Pass a Milano
Ha bloccato per ore parte del centro città, creando grossi disagi, e ci sono state alcune violenze
Sabato sera parte del centro di Milano è stata bloccata dal passaggio di un corteo di manifestanti contro l’obbligo di Green Pass, che ormai da alcune settimane, ogni sabato, protestano in città contro le politiche del governo, in maniera più o meno partecipata. Quella di sabato è stata la manifestazione più ampia finora (secondo i giornali, avrebbero partecipato 15 mila persone, mentre secondo la questura erano circa 8 mila) e per certi versi anche la più violenta: secondo il Corriere della Sera, una ragazza sarebbe rimasta lievemente ferita durante scontri abbastanza accesi tra i manifestanti e la polizia, due persone sono state arrestate e nove denunciate.
Milano, traffico bloccato: corteo no pass, vetture in coda #nogreenpass #novax #covid pic.twitter.com/XIC8j6dH5m
— Local Team (@localteamit) October 16, 2021
Alcune parti del centro di Milano sono rimaste bloccate per diverse ore e polizia e carabinieri hanno faticato a contenere la manifestazione, tra le altre cose perché spesso si è mossa in maniera confusa: i gruppi che si erano messi alla testa della manifestazione (e che secondo i giornali apparterrebbero a organizzazioni di «anarchici») hanno cercato in vari momenti di assaltare la sede della CGIL (come la settimana scorsa a Roma), quella della Regione Lombardia e quella della RAI, in tutti i casi senza successo, ma provocando scontri e cariche della polizia.
Come ha scritto Repubblica, il grosso della manifestazione era comunque composto da «tanti pensionati, tantissimi piccoli professionisti e dipendenti pubblici», che hanno cantato slogan anche violenti contro il presidente del Consiglio Mario Draghi e la “dittatura sanitaria”, tra le altre cose.
Milano, corteo No Green Pass: tensione in centro città #NoGreenPass pic.twitter.com/uoFe91l9eR
— Local Team (@localteamit) October 9, 2021
La manifestazione, inoltre, non era autorizzata. Di solito, per manifestazioni di questo tipo, gli organizzatori comunicano con anticipo alla questura il percorso del corteo. In questo caso, gli organizzatori avevano chiesto che la questura rimuovesse il “Daspo urbano” (un provvedimento di divieto di accesso ad alcuni luoghi pubblici, per ragioni di sicurezza) imposto contro alcuni membri del loro movimento: quando la richiesta è stata negata, hanno deciso di manifestare senza autorizzazione.
La manifestazione, cominciata verso le 17 a piazza Fontana (non lontano dal Duomo), è terminata tra le 21 e le 22 a piazzale Loreto, a nord-est del centro città, dopo un percorso piuttosto confuso (il corteo è passato due volte vicino al Duomo, per esempio) in cui spesso i manifestanti si sono divisi in più tronconi.
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