La Presidenza del Consiglio dei ministri si costituirà parte civile nel processo sull’omicidio di Giulio Regeni

(ANSA / ANGELO CARCONI)
(ANSA / ANGELO CARCONI)

La Presidenza del Consiglio dei ministri ha deciso di costituirsi parte civile nel processo sull’omicidio di Giulio Regeni, che comincerà domani, giovedì 14 ottobre, a Roma. Lo scorso maggio, il giudice per l’udienza preliminare (GUP) del tribunale di Roma aveva rinviato a giudizio quattro persone, appartenenti ai servizi di sicurezza egiziani, accusate di aver sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni, il ricercatore italiano dell’università di Cambridge scomparso il 25 gennaio 2016 al Cairo, in Egitto, e trovato morto pochi giorni dopo.

Gli accusati sono il generale Tareq, i colonnelli Helmy e Kamal, il maggiore Magdi Sharif. Il GUP, Pierluigi Balestrieri, aveva accolto la richiesta della Procura, avanzata lo scorso gennaio. Le accuse nei confronti degli imputati sono a vario titolo di sequestro di persona pluriaggravato, concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate. Domani, gli imputati saranno assenti, così come lo sono stati nella stessa udienza preliminare.

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