Un’altra canzone dei Pearl Jam
E il racconto di un maldestro weekend scozzese
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
In mezzo a Glasgow, tra il centro tradizionale e la zona vivace del West End, c’è una collina che “dominerebbe” la città se solo fosse un po’ più alta: però è per metà circondata da un grande parco e sulla sua sommità ci sono le case ricche ed eleganti della città, con enormi bovindi e Porsche parcheggiate fuori (una Rolls Royce, anche). Intorno, a sbirciare tra le fronde degli alberi, si intravedono limitati squarci del panorama della città, e le costruzioni dell’università vicina. Soltanto trent’anni fa gli alberi erano meno alti e folti, e si vedeva molto di più: un fotografo ligure che era immigrato in Scozia con la sua famiglia quando era bambino, Oscar Marzaroli, fece da lì una bella ed esemplare foto della città verso sud, grigia e brumosa, con uno dei tanti puntali delle chiese cittadine che svetta al centro, e da una parte la gru dismessa di Finnieston sul fiume, un simbolo della città. Nel 1987 Marzaroli era piuttosto famoso come fotografo della città e non solo (sarebbe morto l’anno dopo a 55 anni) e la band dei Deacon Blue scelse quella foto per la copertina del suo primo disco, chiamato – inevitabilmente, dirà qualunque visitatore anche occasionale di Glasgow- Raintown.
Siccome quel disco è un pezzo grosso dei miei vent’anni, venerdì sono salito a Park Circus a cercare quella veduta (un’altra volta che ero andato, tre anni fa, ne avevo prodotto un’imitazione farlocca in tutt’altro posto della città). Ma niente, troppi alberi, e se ne intravedono solo dei pezzetti, ora.
Abbonati al
Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.