In Polonia ci sono state decine di manifestazioni contro la decisione di far prevalere le leggi nazionali su quelle europee
Domenica 10 ottobre in Polonia sono state organizzate decine di manifestazioni per protestare contro la sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito la superiorità del diritto nazionale su quello dell’Unione Europea. A Varsavia, nella capitale, erano presenti circa 100 mila persone, altre migliaia hanno protestato a Cracovia e a Poznan: in totale e in tutto il paese ci sono stati cento cortei.
A sostenere la protesta c’erano diversi partiti e organizzazioni fra cui Piattaforma Civica, il cui leader Donald Tusk, ex presidente del Consiglio europeo, ha detto di volere una Polonia «indipendente, europea, democratica, che si attiene alle leggi e onesta».
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La scorsa settimana, la Corte Costituzionale polacca aveva stabilito che ogni sentenza o atto normativo dell’Unione Europea dovrà essere conforme alla legge polacca, per essere applicato in Polonia. La sentenza non ha precedenti nella storia europea: significa di fatto che la Polonia non riconosce più la supremazia delle leggi europee su quelle polacche, cioè uno dei princìpi fondativi dell’Unione Europea stessa.