Il prezzo del gas è calato in seguito a una dichiarazione di Vladimir Putin
In tutto il mondo il prezzo del gas naturale, che nelle ultime settimane era molto aumentato a causa della crisi del reperimento di energia in Europa, è sceso mercoledì pomeriggio dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che aumenterà le forniture di gas ai paesi europei. Da giorni in Europa la richiesta di gas è molto alta e al tempo stesso l’offerta è assai limitata: secondo diversi osservatori e funzionari europei la colpa era in gran parte attribuibile alla Russia, uno dei principali fornitori di gas per l’Europa, che non aveva aumentato in modo significativo le forniture.
Putin ha respinto tutte le accuse ma ammesso che nel breve periodo potrebbe aumentare le forniture di gas verso l’Europa: apparentemente questa sola dichiarazione ha rassicurato gli operatori internazionali, e di conseguenza su tutti i principali mercati il prezzo del gas ha registrato un netto calo (tornano ai livelli, comunque molto alti, di un paio di giorni fa). Bloomberg, fra gli altri, ha registrato un calo subitaneo dell’8 per cento sul mercato del gas statunitense.
Gli aumenti del prezzo dell’energia sono dovuti alla particolare condizione in cui si trova l’Europa ormai da alcune settimane: le riserve di gas naturale sono ai loro minimi storici dal 2013, in una fase in cui i consumi stanno aumentando significativamente sia per l’arrivo della stagione fredda sia per la ripresa della produzione industriale, dopo i periodi più difficili della pandemia da coronavirus.
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