Le mappe del voto nelle città
Chi ha vinto e dove, nel centro e nelle periferie: la situazione più equilibrata è a Roma, a Milano Sala ha vinto ovunque
Nelle città in cui è stato eletto il sindaco al primo turno, la vittoria del centrosinistra è distribuita in tutti i quartieri e non trainata da zone specifiche, per esempio il centro. Beppe Sala è stato il candidato sindaco più votato in tutti i municipi di Milano, così come Matteo Lepore a Bologna e Gaetano Manfredi a Napoli. Anche a Torino Stefano Lo Russo ha vinto in quasi tutte le circoscrizioni, mentre a Roma la situazione è più equilibrata e incerta.
Gli esiti nelle diverse zone delle grandi città, che si dividono in municipi, circoscrizioni o quartieri, si possono osservare nelle mappe del voto che mostrano la distribuzione dei consensi dei partiti nel territorio. Questa rappresentazione è utile per analizzare più a fondo i risultati delle elezioni, considerando per esempio se i risultati sono stati ottenuti grazie alle zone più centrali e generalmente più abbienti oppure anche grazie alle periferie più popolari. Sono mappe significative sia per chi sa già di dover governare, sia per chi dovrà convincere gli elettori al ballottaggio, anche se è bene evidenziarne alcuni limiti: la colorazione dei quartieri sulla base del candidato più votato, infatti, non è in grado di rendere al meglio le sfumature del consenso. A Milano, per esempio, la mappa del voto è completamente colorata di rosso per via dell’affermazione di Sala.
Per comprendere meglio il margine del consenso, che può essere ampio o molto ristretto, servono quindi due diverse mappe che mostrano i risultati dei candidati. A Milano, Sala è andato molto bene un po’ ovunque: è riuscito a superare il 60 per cento nel municipio 1 e nel municipio 3. Nel municipio 7, dove ha ottenuto la percentuale più bassa, è riuscito comunque a raggiungere il 54,9 per cento. Nel 2016 Sala aveva vinto solo in quattro municipi – l’1, il 3, il 6 e il 7 – e aveva ottenuto il 41,7 per cento contro l’allora candidato del centrodestra Stefano Parisi, poi sconfitto al ballottaggio.
Il municipio 7 è quello in cui Bernardo ha ottenuto più voti, il 34,5 per cento. Nei municipi 1 e 3, il candidato del centrodestra non è riuscito a superare il 30 per cento.
A Torino Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra in vantaggio al primo turno, ha vinto in tutte le circoscrizioni tranne che nella zona a nord della città: nella circoscrizione 5 e nella 6 ha vinto Damilano. Sono le stesse in cui nel 2016 aveva vinto il Movimento 5 Stelle. Nella seconda è compresa Barriera di Milano, una delle periferie di Torino che hanno più problemi sociali, e sulla quale nel 2016 Chiara Appendino aveva fatto molte promesse (perlopiù non mantenute).
Il centrosinistra si conferma forte nel centro della città: Lo Russo ha ottenuto la percentuale più alta nella circoscrizione 1, con il 47 per cento, e ha ottenuto buoni risultati anche nelle circoscrizioni a Est, la 7 e la 8. Ha tenuto bene anche nei quartieri semicentrali nelle zone ovest e sud ovest: Santa Rita, San Paolo, Cenisia, Parella e Pozzo Strada, Aeronautica e San Donato.
Come già detto, il candidato del centrodestra Paolo Damilano ha vinto nelle circoscrizioni a nord della città. Ma ha ottenuto una buona percentuale anche nella circoscrizione 1, in centro, dove ha preso il 41,7 per cento dei voti.
A Bologna Matteo Lepore ha vinto in tutti i quartieri con percentuali molto alte, in particolare nel quartiere Borgo Panigale-Reno dove è arrivato al 64 per cento. Come nelle mappe precedenti, anche in questa è possibile consultare i voti degli altri principali candidati.
A Roma i risultati sono ancora parziali: in alcuni seggi gli scrutini non sono conclusi a causa di schede contestate. A oltre un giorno dalla fine del voto non sono stati ufficializzati i risultati nel municipio 3, dove manca ancora una sezione con Gualtieri e Michetti separati da pochi voti.
In generale la situazione è più equilibrata rispetto alle altre città, come dimostrano anche i risultati complessivi che vedono Michetti e Gualtieri al ballottaggio con il primo in leggero vantaggio sul secondo. Nelle zone centrali prevalgono Gualtieri e Calenda, il candidato sindaco più votato nel municipio 2, mentre nelle periferie è stato votato soprattutto Michetti che è riuscito a vincere in molti dei municipi che nel 2016 avevano votato in larga parte per Raggi, tra cui il 4, il municipio di Rebibbia, San Basilio e Tiburtino, e il 5, quello di Centocelle e Torpignattara.