L’Australia tornerà a permettere i viaggi internazionali per i suoi cittadini
Dopo aver imposto una delle più severe restrizioni ai viaggi internazionali nel corso della pandemia da coronavirus, venerdì il governo australiano ha annunciato che nei prossimi mesi consentirà ai suoi cittadini di viaggiare all’estero e che aumenterà il numero di persone che possono entrare nel paese, pur mantenendo ampie cautele e riservando la possibilità di viaggiare soltanto ai cittadini e ai detentori di un permesso di soggiorno permanente.
Da marzo del 2020 il confine australiano è di fatto chiuso alla maggior parte dei viaggiatori. Gli australiani non possono lasciare il paese, a meno di necessità molto gravi, e i cittadini stranieri non possono entrare. Il governo aveva consentito ai cittadini e a chi è in possesso di un permesso di soggiorno e si trovava all’estero di rientrare, ma con l’obbligo di trascorrere 14 giorni di quarantena in strutture gestite dal governo, cosa che aveva rallentato significativamente le ammissioni a causa dei pochi posti disponibili.
Con le nuove misure, invece, agli australiani vaccinati sarà concesso di lasciare il paese e di rientrare facendo una quarantena di sette giorni a casa propria, e non più in strutture gestite dal governo. I non vaccinati invece dovranno fare ancora 14 giorni di quarantena, nelle strutture governative. Per ora non ci sono invece novità sui viaggi dei cittadini stranieri, che restano proibiti.
«È tempo di ridare indietro agli australiani le loro vite», ha detto il primo ministro australiano, Scott Morrison, che ha sottolineato come entro fine mese l’80 per cento della popolazione dovrebbe essere completamente vaccinato. La riapertura dei confini avverrà gradualmente a partire da novembre, ha detto Morrison, ma le date precise saranno decise dai singoli stati australiani.