La “bolla” delle Olimpiadi invernali di Pechino sarà ancora più “bolla”
Sono state diffuse le prime linee guida e le restrizioni finora previste sono più rigide di quelle viste ai Giochi di Tokyo
Mercoledì il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha diffuso le linee guida relative ai protocolli di sicurezza per le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Pechino, che si terranno tra febbraio e marzo dell’anno prossimo. A causa della pandemia da coronavirus, sia le delegazioni olimpiche che tutte le persone coinvolte negli eventi saranno sottoposte a restrizioni rigidissime, molto più severe di quelle viste ai Giochi Olimpici e Paralimpici estivi di Tokyo.
Le Olimpiadi invernali dureranno dal 4 al 20 febbraio 2022, le Paralimpiadi dal 4 al 13 marzo. Gli eventi si terranno in quello che gli organizzatori dei Giochi hanno definito un «sistema di gestione a circuito chiuso»: secondo le linee guida, infatti, dal 23 gennaio fino alla fine delle Paralimpiadi il comitato organizzatore isolerà tutte le aree relative ai Giochi per permettere lo svolgimento della manifestazione all’interno di una grande “bolla”, dotata anche di un suo sistema di trasporto.
La “bolla” comprenderà alloggi, spazi comuni, sedi di gare e cerimonie, e riguarderà sia atlete e atleti che allenatori, tecnici, volontari e giornalisti. Chiunque vorrà entrare in questa bolla dovrà aver completato il ciclo di vaccinazione contro il coronavirus prima di arrivare in Cina, oppure trascorrere 21 giorni in isolamento a Pechino dopo l’arrivo. Inoltre, a differenza dei Giochi di Tokyo, sarà consentita la presenza del pubblico agli eventi sportivi, ma saranno ammessi soltanto i residenti in Cina «che soddisfano i requisiti delle misure contro la COVID-19».
La versione più dettagliata dei protocolli di sicurezza verrà diffusa a fine ottobre, ma le linee guida lasciano intendere che non sarà permesso lasciare la “bolla” per nessuna ragione. Nel comunicato del CIO viene chiarito che «all’interno del circuito chiuso ai partecipanti sarà permesso spostarsi soltanto per allenarsi, gareggiare e lavorare» e peraltro si specifica che tutti quelli che ne faranno parte dovranno sottoporsi quotidianamente a un test per accertare la negatività al coronavirus.
Nonostante il CIO non abbia imposto alcun obbligo vaccinale, come nel caso dei Giochi estivi, finora nessuno dei principali eventi o campionati sportivi mondiali aveva adottato restrizioni così rigide. Alle atlete e agli atleti che avevano partecipato alle Olimpiadi di Tokyo, per esempio, era stata concessa qualche libertà di spostamento in più rispetto a quelle previste dalle linee guida per i Giochi invernali, seppur con molte cautele.
Il comunicato del CIO chiarisce che saranno ammesse tutte le persone vaccinate coi vaccini riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e che le richieste di esenzione per valide ragioni mediche verranno esaminate caso per caso.
– Leggi anche: Perché durante la pandemia sono stati battuti così tanti record sportivi