Giorgetti non è molto ottimista su come andranno le amministrative per il centrodestra
Dice che a Roma Gualtieri batterebbe Michetti al ballottaggio, che avrebbero dovuto candidare Bertolaso e che Sala vincerà al primo turno a Milano
Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, tra i principali dirigenti della Lega e principale esponente dell’ala più moderata e “di governo” del partito, che da qualche mese si è spesso scontrata più o meno esplicitamente con il leader Matteo Salvini, ha dato una serie di risposte abbastanza pessimiste sulle amministrative in un’intervista alla Stampa. Alla domanda su chi vincerà le amministrative a Roma, Giorgetti ha risposto:
Dipende da quanto Calenda riesce a intercettare il voto in uscita della destra. Nei quartieri del centro penso che sarà un flusso significativo. Ma non so come ragionino le periferie. Se Calenda va al ballottaggio con Gualtieri ha buone possibilità di vincere. E, al netto delle esuberanze, mi pare abbia le caratteristiche giuste per amministrare una città complessa come Roma.
Giorgetti ha poi aggiunto che se al ballottaggio a Roma andranno invece Roberto Gualtieri del centrosinistra ed Enrico Michetti, il candidato del centrodestra sostenuto anche dalla Lega, vincerà Gualtieri. «Michetti è un candidato sbagliato?» gli chiede poi l’intervistatore Andrea Malaguti. «Non lo so. Ma so che il candidato giusto sarebbe stato Bertolaso».
Giorgetti insomma è stato piuttosto esplicito nel riconoscere che la candidatura di Michetti, un avvocato noto principalmente per i suoi controversi interventi sulle radio romane, sia piuttosto debole, come già estesamente sottolineato da analisti e osservatori. Sulle amministrative a Milano, Giorgetti dice poi che «Sala può vincere al primo turno», apparentemente poco ottimista sulle possibilità di Luca Bernardo, il candidato del centrodestra a sua volta criticato per una campagna elettorale piena di inciampi e poco significativa. Solo su Torino Giorgetti sembra ottimista, sostenendo che l’imprenditore Paolo Damilano può vincere al secondo turno.
Nell’intervista Giorgetti dice varie altre cose rilevanti e in modo piuttosto franco. Per esempio che Silvio Berlusconi ha «poche» possibilità di essere eletto presidente della Repubblica, e che Salvini insiste su questa ipotesi «per evitare di parlare di altre cose serie». Commentando un’altra dichiarazione di Salvini, quella in cui aveva detto di sentirsi “romano d’adozione”, Giorgetti dice: «bisogna vedere cosa ne pensano i romani».
E poi Giorgetti conclude dicendo che vorrebbe che Mario Draghi rimanesse presidente del Consiglio «per tutta la vita», aggiungendo però che visto che non può succedere il suo auspicio è che a gennaio sia eletto presidente della Repubblica, e che dopo si vada a votare.