I primi risultati delle elezioni in Islanda dicono che la coalizione già al governo potrebbe mantenere la maggioranza
Secondo i primi risultati delle elezioni in Islanda di sabato 25 settembre, la coalizione di partiti attualmente al governo dovrebbe riuscire a mantenere la maggioranza anche nella prossima legislatura: i tre partiti al governo negli ultimi quattro anni (uno ambientalista di sinistra, uno di centrodestra e uno di centro) hanno ottenuto 37 dei 63 seggi dell’Althing, il parlamento islandese.
In attesa di avere risultati definitivi (che arriveranno tra un po’, visto che in Islanda devono esserci per legge due scrutini) resta da capire però se i tre partiti continueranno a governare insieme. In particolare, potrebbe creare problemi il fatto che il partito Vinstrihreyfingin–grænt framboð (Sinistra – Movimento Verde), guidato dall’attuale prima ministra Katrin Jakobsdottir, ha perso voti rispetto alle elezioni di quattro anni fa. Il partito con più voti sembra sarà invece, così come quattro anni fa, il Partito dell’Indipendenza (Sjálfstæðisflokkurinn) di centrodestra.
I primi risultati di queste elezioni preannunciano inoltre un contesto politico piuttosto frammentato, con almeno otto partiti che sembrano aver superato la soglia per portare membri in parlamento. Cosa che potrebbe complicare non poco ogni possibile discorso su ogni ipotetica nuova coalizione o alleanza di governo.
La coalizione al momento al governo è riuscita a garantire al paese quattro anni di relativa stabilità politica, dopo che tra il 2007 e il 2017 in Islanda si era votato per cinque volte e nessun partito o coalizione erano riusciti a terminare la legislatura.