L’eruzione a La Palma non si ferma
L'attività del vulcano è tornata ad aumentare e le persone evacuate sono almeno 7mila
Sta proseguendo la grande eruzione vulcanica iniziata il 19 settembre sull’isola spagnola di La Palma, nell’arcipelago delle Canarie, nell’oceano Atlantico. L’eruzione ha avuto origine dalla Montaña Rajada, nella catena vulcanica Cumbre Vieja. Finora ha causato la distruzione di almeno 400 case e oltre 15 chilometri di strade, e almeno 7mila persone sono state evacuate. Potrebbe continuare per molti altri giorni, forse anche alcuni mesi, e secondo quanto comunicato venerdì dall’Istituto geologico e minerario spagnolo c’è stato un aumento dei fenomeni esplosivi e si sono aperte altre due piccole bocche eruttive.
Secuencia de vídeo infrarrojo de la actividad actual y las coladas de lava procedentes de las dos nuevas bocas eruptivas / Infrared vídeo of the current activity and the lava flows coming from the two brand new eruptive vents pic.twitter.com/YBsOJtckOW
— INVOLCAN (@involcan) September 24, 2021
Curiosa imagen de cómo aumenta la actividad explosiva del volcán de La Palma pic.twitter.com/ylK9UUZXUa
— EL MUNDO (@elmundoes) September 24, 2021
In conseguenza dell’intensificarsi dell’attività eruttiva, in particolare per le ceneri presenti nell’aria, è stato deciso di chiudere l’aeroporto di La Palma e, sempre venerdì, è stata ordinata l’evacuazione di alcune nuove aree dell’isola.
La Palma – una delle isole più occidentali e meno turistiche delle Canarie – ha circa 80mila abitanti, e buona parte della sua economia dipende dall’agricoltura che sfrutta i fertili terreni vulcanici per coltivare, tra le altre cose, banane e avocado. Qualora l’eruzione dovesse continuare e la colata lavica avanzare, uno dei principali pericoli sarebbe proprio quello per le coltivazioni.
Un altro problema potrebbe invece arrivare quando, se l’eruzione dovesse continuare per molti altri giorni, la lava (che al momento non è mai avanzata di più di qualche metro ogni ora) dovesse arrivare al mare. Come ha scritto BBC, in quel caso potrebbero infatti crearsi «nuvole di gas tossici e acidi, talvolta anche pericolosi da respirare».
La lava che in questi giorni sta fuoriuscendo da fenditure sulle pendici della Montaña Rajada ha superato i 1.0o0 °C e si sta liberando con zampilli che superano i duemila metri di altitudine.
Come ricordato qualche giorno fa da un articolo su National Geographic la formazione della catena vulcanica Cumbre Vieja è relativamente giovane perché risale a circa 125mila anni fa, ed è anche piuttosto attiva: secondo le analisi negli ultimi 7mila anni a La Palma ci sono state moltissime eruzioni, e dal Quindicesimo secolo, periodo in cui cominciò la conquista delle Canarie da parte della Spagna, ce ne sono state sette, tutte nella zona del parco naturale di Cumbre Vieja. Le più recenti erano state quelle del vulcano San Juan, nel 1949, e quella del Teneguía, nel 1971, che durarono rispettivamente 47 e 24 giorni.
#ErupciónLaPalma | Impresionantes imágenes de la lengua de lava reptando por #LaPalma vistas desde el aire. Una nueva perspectiva de la evolución de la nueva boca que se abría esta tarde. Imágenes de la @UMEgob #RTVCconLaPalma pic.twitter.com/1vv5NFnlZm
— RTVC (@RTVCes) September 24, 2021