Le molte e prevedibili irregolarità delle elezioni in Russia
Media e politici indipendenti le hanno segnalate un po' ovunque: i seggi chiuderanno domenica, e nessuno ha dubbi su chi vincerà
Gruppi di monitoraggio delle elezioni, media indipendenti e alcuni candidati hanno denunciato diverse irregolarità e violazioni delle operazioni di voto in Russia, dove da venerdì sono in corso le elezioni per rinnovare la Duma, la camera bassa del Parlamento nazionale, oltre che per eleggere alcune amministrazioni locali e assegnare diversi governatorati. I seggi chiuderanno domenica e ci si aspettano risultati largamente positivi per il partito del presidente Vladimir Putin, che governa il paese in maniera autoritaria da più di vent’anni.
Gennady Zyuganov, capo del Partito Comunista che si sta presentando a queste elezioni come la principale forza di opposizione del paese, ha detto di aver segnalato alla polizia e alla commissione elettorale molte irregolarità tra cui la presenza, in molti seggi, di un numero di voti e di schede elettorali maggiore rispetto al numero di elettori.
Anche un movimento di monitoraggio delle elezioni, Golos, e diversi media indipendenti hanno riferito di violazioni tra cui la compravendita di voti e una sorveglianza piuttosto lasca delle schede all’interno dei seggi elettorali. Golos ha citato i rapporti dei suoi osservatori e di media locali che hanno documentato una serie di apparenti violazioni, tra cui schede di voto conservate in schedari con le porte aperte e buste per conservare le schede che sembrano essere state aperte e poi risigillate.
Il capo della commissione elettorale centrale, Ella Pamfilova, ha dichiarato che più di 6.200 schede elettorali sono state annullate in cinque regioni per violazioni procedurali e di registrazione dei voti: un numero comunque piuttosto basso rispetto alle segnalazioni indipendenti.
I russi votano per rinnovare i 450 seggi della Duma, la camera bassa del Parlamento nazionale, da tempo controllata da Russia Unita, il partito del presidente Vladimir Putin, e da altre formazioni politiche controllate dal Cremlino o vicine al governo. Nel 2016, Russia Unita aveva ottenuto il 54,2 per cento delle preferenze, ottenendo 343 seggi, ma negli ultimi anni ha dovuto affrontare una crisi di consenso dovuta alle difficoltà economiche, ai numerosi scandali che hanno coinvolto esponenti del partito, e alla gestione dell’epidemia da coronavirus. Secondo i sondaggi del Centro Levada, un istituto indipendente e piuttosto affidabile, oggi Russia Unita gode di circa il 27 per cento dei consensi. Non è chiaro però se questo calo sarà rintracciabile nei risultati delle elezioni in corso.
Brogli e violazioni erano stati ampiamente previsti: la strategia elettorale del Cremlino si basa sull’estromissione dell’opposizione e finora è risultata particolarmente efficace. La misura più drastica è stata presa a giugno, quando il movimento politico guidato da Alexei Navalny è stato dichiarato illegale da un tribunale di Mosca perché considerato “estremista”. Al momento della sentenza Navalny si trovava in prigione già da qualche mese con una condanna pretestuosa, dopo essere stato oggetto di un tentativo di avvelenamento che è riconducibile in modo credibile alle forze di sicurezza russe.
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Per l’opposizione ottenere risultati concreti è complicato e pericoloso. Quasi tutte le iniziative organizzate per convincere gli elettori a non appoggiare i candidati di Russia Unita sono state bloccate.
Una di queste è stata proposta dal movimento di Navalny e si chiama “Voto intelligente”: l’idea è quella di selezionare una lista di candidati – di opposizione o comunque il meno allineati possibile – su cui far convergere tutto il voto contrario a Putin, per fare in modo che alla Duma finisca il maggior numero possibile di deputati non approvati dal Cremlino e ridurre al minimo i consensi di Russia Unita. L’app del Voto intelligente include 225 candidati la cui caratteristica principale è quella di non essere allineati con il Cremlino, o di esserlo il meno possibile. La lista comprende nazionalisti, stalinisti e liberali, anche se ovviamente nessun membro del movimento di Navalny, dato che nessuno è stato autorizzato a candidarsi.
Da venerdì, quando sono iniziate le operazioni di voto, le app di “Voto intelligente” e tutte le campagne di comunicazione sono state cancellate dalle piattaforme e dai social: Apple e Google hanno rimosso l’app dai loro store, YouTube ha rimosso diversi video e anche l’app di messaggistica Telegram ha bloccato tutti i messaggi automatici inviati dal movimento di Navalny.