Un’altra canzone dei Lambchop

Un classico country e la storia di un pianoforte

(EPA/Kai Försterling)
(EPA/Kai Försterling)

Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
C’è un lentone nuovo di St. Vincent dalla colonna sonora di un film, film con St. Vincent di quel genere che finge di essere un documentario.
Quarant’anni fa oggi uscì Songs in the attic, il primo gran disco dal vivo di Billy Joel grazie al quale (e grazie a mio fratello che lo comprò) io a sedici anni scoprii Billy Joel. Qui lo sentite su Spotify: ascoltate almeno l’inizio, poi fate come volete.

Where grass won’t grow
Lambchop

Where grass won’t grow su Spotify
Where grass won’t grow su Apple Music
Where grass won’t grow su YouTube

Non ho mai saputo suonare niente. Avrei voluto sempre saper suonare il pianoforte, anche solo superficialmente come tutte le altre cose che so fare, e a un certo punto da ragazzo mi misi a leggere libri sulla notazione musicale, ma tutto quello che mi è rimasto è sapere distinguere con estrema lentezza le note sul pentagramma.
Emilia invece prese lezioni di pianoforte per un anno o due, da bambina, poi si stufò: le avevamo comprato un piano elettrico all’uopo, che poi rimase per anni a impolverarsi, fino a che in un trasloco me lo presi in casa io ripromettendomi di imparare almeno l’incipit di Year of the cat prima di morire: credo che scrissi di questo impegno anche su una delle prime newsletter. Ci ho provato solo una volta per una mezz’ora, in tre anni, ho fatto un altro trasloco in una casa più piccola, non sapevo più dove mettere il piano, e insomma l’ho venduto su Facebook, con sofferenza e pragmatismo. Emilia ha apprezzato il pragmatismo, senza nessuna sofferenza. È venuto a prenderlo un giovane sassofonista con intenzioni più serie delle mie e mi sono raccontato di avere fatto bene.

Quando ero bambino mia nonna comprò una pianola assai meno professionale investendo simili auspici su di me, che nemmeno presi le lezioni, invece. Finì che si mise a studiarla mia nonna, e per un po’ si divertì a suonarla. Se ora faccio i conti, non doveva essere tanto più vecchia di me ora, allora: forse non dovevo vendere il piano, magari a un certo punto lo ricompro dal sassofonista.

Tutto quello che avrei voluto avere l’impegno di imparare sono pochi accordi, anche facili, con tempi lenti, come quelli di questa canzone dei Lambchop: di loro già parlammo due anni fa, e della mia figura da fesso col loro ispiratore Kurt Wagner. L’ultimo disco lo hanno pubblicato quest’estate, ma alla fine dell’anno passato ne era uscito uno di cover: Where grass won’t grow è un classico country di George Jones, la voce di Wagner tiene su tutto, e poi ci sono quegli accordi di pianoforte.

Where grass won’t grow su Spotify
Where grass won’t grow su Apple Music
Where grass won’t grow su YouTube