Biden ha introdotto l’obbligo vaccinale per decine di milioni di lavoratori
Con una decisione che segnala un approccio ben più deciso di quello tenuto finora, per «proteggere i vaccinati dai non vaccinati»
Giovedì in un discorso alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato l’introduzione di nuove regole sulla vaccinazione contro il coronavirus che riguarderanno circa 100 milioni di lavoratori americani del settore pubblico e privato. Tutti i lavoratori delle aziende private con più di 100 dipendenti dovranno essere vaccinati o dovranno sottoporsi a un test per accertare la negatività al virus almeno una volta alla settimana.
La nuova regola riguarderà circa 80 milioni di lavoratori del settore privato e si applicherà anche a circa 17 milioni di operatori sanitari che lavorano in ospedali e strutture che ricevono benefici economici dal governo federale. Biden ha inoltre esteso l’obbligo vaccinale a circa 2,5 milioni di dipendenti pubblici e ai collaboratori di alcuni uffici federali, che rischiano di incorrere in sanzioni disciplinari o di essere licenziati se non si adegueranno.
Negli ultimi mesi Biden aveva avuto un approccio piuttosto cauto circa un eventuale “obbligo vaccinale”, ma adesso la sua posizione nei confronti degli americani che non si sono ancora vaccinati si è fatta decisamente più aggressiva e pragmatica: nel discorso di giovedì, Biden ha detto che «siamo stati pazienti», «ma la nostra pazienza si sta esaurendo, e il vostro rifiuto di vaccinarvi sta costando caro a tutti noi».
Tra le altre cose Biden ha anche detto che le multe per i passeggeri che si rifiutano di indossare la mascherina sugli aerei saranno raddoppiate e che il governo chiederà di mandare più medici e operatori sanitari nelle aree dove i contagi crescono maggiormente, e spingerà per accelerare la produzione dei kit fai-da-te per rilevare la positività al coronavirus.
Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), attualmente il 64,5 per cento della popolazione adulta negli Stati Uniti ha completato il ciclo di vaccinazione e il 63 per cento di tutta la popolazione ha ricevuto almeno una dose (in Italia siamo a più del 71 per cento). Il problema è che circa 80 milioni di americani non sono ancora stati vaccinati, e da alcuni mesi la situazione dell’epidemia negli Stati Uniti è tornata a essere un problema grave soprattutto per via della variante delta del virus.
Biden ha detto che la questione «non ha a che fare con la libertà o le scelte individuali, ma col proteggere noi stessi e quelli intorno a noi». Il presidente, che a fine luglio aveva parlato della situazione descrivendola come una «pandemia dei non vaccinati», ha quindi promesso di «proteggere i vaccinati dai non vaccinati».
Le restrizioni annunciate da Biden hanno attirato critiche da parte di vari esponenti del partito Repubblicano. Alcuni giuristi sentiti dal New York Times hanno però detto che il presidente ha l’autorità per imporre l’obbligo dei vaccini ai dipendenti del settore privato in base alle norme sulla sicurezza sul lavoro stabilite dall’Occupational Safety and Health Administration (OSHA), l’agenzia del dipartimento del Lavoro statunitense che se ne occupa. Le aziende che non rispetteranno i nuovi obblighi rischieranno multe di diverse migliaia di dollari in caso di violazioni.
William Schaffner, infettivologo all’Università Vanderbilt di Nashville (Tennessee), ha detto che le norme introdotte da Biden sono necessarie e le ha paragonate all’obbligo di servizio militare in tempi di guerra. Secondo il direttore della American Public Health Association, Georges C. Benjamin, tuttavia, i nuovi obblighi non bastano e arrivano in ritardo, e probabilmente irriteranno soltanto gli americani che già erano scettici nei confronti del vaccino.
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