Il Comitato per la desecretazione degli atti sulle stragi, P2 e Gladio sarà guidato dalla presidenza del Consiglio e non dal criticato direttore dell’Archivio di Stato
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato che il Comitato consultivo per la desecretazione degli atti riguardanti le stragi, l’organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2 sarà coordinato direttamente dalla presidenza del Consiglio dei ministri, rappresentata dal segretario generale Roberto Chieppa, invece che dal nuovo direttore dell’Archivio Centrale dello Stato Andrea De Pasquale.
Draghi ha comunicato la decisione durante un incontro con i rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di piazza Fontana a Milano, di piazza della Loggia a Brescia, della stazione di Bologna e di Ustica. Due settimane fa le associazioni avevano duramente criticato la nomina di De Pasquale a capo dell’Archivio Centrale dello Stato per il modo in cui, nel 2020, da direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, aveva condotto l’acquisizione dell’archivio appartenuto a Pino Rauti, una delle figure più note e discusse, dal dopoguerra in poi, della destra radicale in Italia e in Europa.
Draghi aveva firmato il 2 agosto una direttiva per la desecretazione degli atti su Gladio e P2. La direttiva per la desecretazione dei documenti sulle stragi avvenute tra il 1969 e il 1984 invece era stata firmata nel 2014 dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi, ma spesso i criteri usati per la desecretazione hanno reso più difficile e complicato lo studio delle carte perché i servizi segreti li hanno consegnati a pezzi e annerendo varie parti.
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