Le Paralimpiadi sono andate alla grande, per l’Italia
Si sono concluse domenica pomeriggio: la Nazionale ha ottenuto 69 medaglie, uno dei suoi migliori risultati di sempre
Oggi, domenica 5 settembre, allo Stadio nazionale del Giappone di Tokyo si è tenuta la cerimonia di chiusura della sedicesima edizione delle Paralimpiadi estive, che erano iniziate lo scorso 24 agosto. Ai Giochi di Tokyo l’Italia ha partecipato con la sua delegazione più numerosa di sempre: 115 atlete e atleti, tra cui 69 esordienti. E 69 è anche il numero delle medaglie italiane ottenute in questa edizione delle Paralimpiadi, il secondo miglior risultato di sempre per numero di medaglie ricevute in un’edizione.
L’Italia ha chiuso al nono posto nel medagliere. Al primo posto è arrivata la Cina, con 207 medaglie, seguita da Regno Unito e Stati Uniti, rispettivamente con 124 e 104. Il record italiano di medaglie vinte ai Giochi Paralimpici estivi è quello della primissima edizione di Roma 1960, in tempi molto diversi, quando l’Italia arrivò prima vincendo 80 medaglie: 29 ori, 28 argenti e 23 bronzi. Prima dell’edizione di Tokyo la seconda migliore prestazione di sempre era quella di Seul 1988, quando le medaglie ottenute erano state 58.
L’Italia ha vinto le sue ultime tre medaglie dei Giochi di Tokyo sabato 4 settembre, durante l’undicesima giornata delle Paralimpiadi, e non è stata un’occasione come le altre. Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto hanno infatti vinto tutte e tre le medaglie del podio nella gara di atletica dei 100 metri femminili della categoria T63, dedicata alle atlete le cui gambe sono state amputate sopra il ginocchio. Sabatini, che ha vinto la finale stabilendo il record del mondo col tempo di 14,11 secondi, è arrivata davanti a Caironi, che a sua volta aveva vinto l’oro nella stessa gara sia ai Giochi di Londra 2012 che a quelli di Rio 2016. Contrafatto aveva vinto il bronzo anche a Rio.
Per la delegazione italiana sono arrivate grandi soddisfazioni da diversi sport, tra cui atletica, ciclismo, scherma, tiro con l’arco, tennistavolo e dressage, una disciplina equestre in cui il cavallo e chi lo cavalca devono eseguire esercizi e figure con grazia e precisione. La disciplina in cui più si è distinta è però il nuoto, in cui l’Italia ha vinto in totale 39 medaglie: 11 ori, 16 argenti e 12 bronzi.
Non solo nomi, ma fonte d'ispirazione quotidiana: 69 medaglie, Grazie Azzurri 💙#Paralimpiadi pic.twitter.com/YC7SjvX4tK
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) September 5, 2021
La prima medaglia italiana ai Giochi Paralimpici è arrivata proprio nel nuoto con Francesco Bettella, che mercoledì 25 agosto ha vinto la medaglia di bronzo nei 100 metri dorso categoria S1. Poche ore dopo, la ventenne torinese Carlotta Gilli ha vinto l’oro nella finale dei 100 metri farfalla categoria S13, il primo oro italiano, stabilendo il record paralimpico della disciplina col tempo di 1 minuto e 2,65 secondi. La medaglia d’argento della stessa gara è andata a un’altra italiana, Alessia Berra.
Dal primo giorno di gare, ogni giorno sono arrivate varie medaglie per la delegazione italiana, in particolare da nuotatrici e nuotatori che nella gran parte dei casi hanno vinto più di una medaglia: tra questi, per esempio Arjola Trimi, che ha vinto due ori e due argenti, o Giulia Terzi, che come Gilli ha vinto due ori, due argenti e un bronzo nelle gare in cui ha gareggiato. Il nuotatore più premiato di tutti è stato il 23enne veneto Stefano Raimondi, che ha vinto in totale 7 medaglie: un oro, quattro argenti e due bronzi.
Oltre agli 11 ori ottenuti nel nuoto e a quello di Sabatini, è arrivato anche quello – attesissimo – nel fioretto individuale femminile con la schermitrice 24enne Beatrice “Bebe” Vio, una delle atlete paralimpiche italiane più note e influenti. Vio, che tra le altre cose il giorno dopo la vittoria ha raccontato di aver rischiato di recente l’amputazione di un braccio, ha vinto anche l’argento nella gara a squadre assieme alle compagne di squadra Andreea Ionela Mogos e Loredana Trigilia.
Giovedì 2 settembre è arrivato un altro oro dalla gara di handbike a squadre grazie a Luca Mazzone, Paolo Cecchetto e Diego Colombari, che hanno dedicato la loro medaglia all’ex pilota e atleta paralimpico Alex Zanardi, che nel giugno del 2020 era stato coinvolto in un grave incidente vicino a Siena proprio durante una gara di handbike.
– Leggi anche: Bebe Vio ha raccontato di aver rischiato l’amputazione di un braccio, ad aprile
La cerimonia di sabato si è conclusa con un breve discorso della presidente del Comitato organizzativo dei Giochi di Tokyo, Seiko Hashimoto, seguito da quello di Andrew Parsons, presidente del Comitato Internazionale Paralimpico. La bandiera che simboleggia i Giochi Paralimpici è stata calata e piegata, mentre accanto a quella giapponese è stata issata quella della Francia, il paese che ospiterà i prossimi Giochi fra tre anni. Attorno alle 15 ora italiana il braciere paralimpico è stato spento e le Paralimpiadi sono state dichiarate concluse.
The light goes out, but the legacy lives on.#Tokyo2020 #Paralympics #ClosingCeremony pic.twitter.com/com36TESQF
— Paralympic Games (@Paralympics) September 5, 2021