L’Unione Europea ha raggiunto un accordo con AstraZeneca per chiudere il contenzioso legale sui ritardi nelle consegne del vaccino
L’Unione Europea ha raggiunto un accordo con la società farmaceutica britannico-svedese AstraZeneca per chiudere il contenzioso legale nato dai ritardi nella fornitura del vaccino contro il coronavirus da parte dell’azienda. AstraZeneca si è impegnata a consegnare entro marzo del 2022 le circa 200 milioni di dosi del vaccino che rimangono nel contratto firmato nel 2020. Di queste, 135 milioni dovrebbero arrivare entro la fine del 2021: in questo modo la Commissione Europea dichiarerà conclusa la causa legale che aveva avanzato a fine aprile per via del mancato rispetto dei tempi di consegna.
In base al contratto, AstraZeneca si era impegnata a consegnare in tutto 300 milioni di dosi di vaccino tra dicembre 2020 e giugno 2021: alla fine di marzo aveva consegnato però solamente 30 delle 120 milioni di dosi previste, e aveva previsto di consegnarne solo 70 delle 180 milioni rimanenti entro la fine di giugno. I ritardi nelle consegne avevano provocato estesi rallentamenti nella campagna vaccinale.
Intanto, l’Italia ha quasi smesso di utilizzare i vaccini di AstraZeneca e Johnson & Johnson nonostante ci siano ancora milioni di persone non vaccinate nelle fasce di popolazione per cui sono raccomandati: nel terzo trimestre del 2021 è prevista la consegna di milioni di dosi che le regioni non vogliono, e non è ancora chiaro come l’Italia deciderà di gestire questa sovrabbondanza di vaccini.
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