L’India ha inviato l’esercito in una città del Kashmir dopo la morte di un importante politico separatista
Giovedì le autorità indiane hanno inviato l’esercito a Srinagar, una città nel Kashmir controllato dall’India, dopo la morte a 91 anni di Syed Ali Shah Geelani, un importante politico separatista. I soldati hanno presidiato diversi punti della città e di zone limitrofe. Il capo della polizia cittadina ha detto a Reuters che sono stati bloccati anche il traffico, le linee telefoniche e internet, e che la casa di Geelani è stata circondata con barricate e filo spinato. La polizia ha detto che sono tutte misure di precauzione per evitare eventuali disordini.
Non è un evento inusuale: nel Kashmir – una regione divisa in tre parti amministrate dall’India, dal Pakistan e dalla Cina – sono in corso conflitti per il controllo dell’area dal 1947, e si erano riacuiti particolarmente nel 2019, quando l’India aveva tolto alla regione molta autonomia.
Syed Ali Shah Geelani era una figura divisiva e controversa a causa del suo decennale attivismo per la separazione del Kashmir dall’India, per cui era stato anche in prigione. La sua morte potrebbe scatenare proteste e le autorità indiane hanno giustificato la loro presenza nella città con la necessità di contenerle.