La lite su Twitter tra Calenda e il vice comandante della Polizia locale di Roma
Carlo Buttarelli ha invitato il candidato a sindaco a «ritirarsi dalla competizione politica»
Mercoledì il candidato a sindaco di Roma Carlo Calenda ha pubblicato su Twitter un video di presentazione del lavoro fatto fin qui in campagna elettorale. Sotto al video, il vice comandante della Polizia locale di Roma Carlo Buttarelli ha risposto scrivendo: «Lei della Polizia Locale di Roma Capitale non conosce alcunché. La smetta di parlarne male e si ritiri dalla competizione politica: non ha lo spessore per fare il Sindaco della Capitale d’Italia». Nel video peraltro non si parla della Polizia Locale.
https://twitter.com/ButtarelliCarlo/status/1433158002094350341
Buttarelli è da anni un alto dirigente della Polizia locale, ed è stato anche Comandante per un anno, tra il 2012 e il 2013, prima di dimettersi in polemica con l’allora sindaco appena eletto Ignazio Marino. È vice comandante dal 2018, e quando si insediò l’attuale sindaca Virginia Raggi, nel 2016, si parlava di lui come di uno dei possibili nuovi capi della Polizia locale, incarico poi andato a Diego Porta. Su Twitter, Buttarelli – che ha un account non verificato e con meno di 200 follower – è solito condividere pensieri fortemente antieuropeisti e rispondere sotto ai post di giornali e personaggi politici, con toni molto critici nei confronti di Italia Viva e del Movimento 5 Stelle e talvolta in difesa di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.
So che un dirigente della polizia locale che si permette di scrivere a un candidato che deve ritirarsi ha perso il senso della misura e del suo ruolo istituzionale. Per quanto riguarda la polizia locale penso che vada gestita meglio. Leggi il programma. https://t.co/yWjy0lgMo8
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) September 2, 2021
Calenda nel suo programma ha inserito un’ampia e profonda riforma della Polizia locale. A novembre dello scorso anno, quando un’inchiesta di Report sulla questione della Panda rossa di Ignazio Marino aveva fatto emergere gli abusi dei vigili a Roma, Calenda aveva detto che la Polizia locale della città era parte di «un sottobosco sindacale, politico e amministrativo che va semplicemente raso al suolo per cambiare Roma».
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