Una famiglia afghana dice che dieci civili sono stati uccisi nell’attacco statunitense all’ISIS-K, a Kabul
Una famiglia afghana dice che dieci civili sono stati uccisi nell’attacco statunitense ad alcuni membri dell’ISIS-K avvenuto ieri a Kabul, in Afghanistan. Nell’attacco sono morte due persone che secondo fonti dell’esercito statunitense appartenevano all’ISIS-K e stavano preparando un attentato a Kabul.
Lunedì mattina le persone che sono sopravvissute all’attacco hanno detto che l’esplosione ha ucciso dieci persone che abitavano nella zona tra cui sette bambini, un operatore umanitario e un contractor dell’esercito americano.
Secondo la testimonianze raccolte dal New York Times fra di loro c’era anche Zemari Ahmadi, che ha lavorato per l’organizzazione di beneficenza Nutrition and Education International con sede a Pasadena, in California. Parenti e amici di Ahmadi hanno detto che è stato ucciso all’interno della sua auto insieme ad alcuni bambini che erano accorsi per salutarlo. La figlia di Ahmadi, Samia, 21 anni, ha detto che tra i morti c’è anche il suo fidanzato, Ahmad Naser, 30 anni, un ex ufficiale dell’esercito e contractor dell’esercito americano che era arrivato da Herat nella speranza di essere evacuato da Kabul.