Il ritorno del pubblico negli stadi italiani
Migliaia di persone hanno assistito dalle tribune alle prime partite di Serie A, come non succedeva da un anno e mezzo
Dopo un anno e mezzo di partite disputate senza pubblico o quasi, nella prima giornata del campionato di Serie A c’è stato il ritorno degli spettatori sugli spalti. Nelle prime quattro partite disputate sabato, gli stadi di Milano, Torino, Verona e Empoli hanno riaperto al 50 per cento della loro capienza, così come faranno tra domenica e lunedì tutti gli altri. Venerdì era stata la Serie B, con la partita inaugurale della nuova stagione tra Frosinone e Parma, a riaccogliere i tifosi dopo tanto tempo.
Al Meazza di Milano per Inter-Genoa c’erano 27mila persone su 37mila ammesse; al Bentegodi di Verona per Hellas-Sassuolo 5.448 su 15.000; all’Olimpico di Torino per Torino-Atalanta 3.475 su 14.087 e al Castellani di Empoli per Empoli-Lazio circa 4mila su 8.100 ammessi. Allo stadio dall’Ara per Bologna-Salernitana sono stati venduti 8mila biglietti; all’Olimpico per Fiorentina-Roma c’erano quasi 27mila spettatori; alla Dacia Arena per Udinese-Juventus c’erano 9.660 persone; allo stadio Armando Maradona per Napoli-Venezia erano previsti circa 20mila tifosi. Per accedere è necessario il Green Pass, sugli spalti i posti sono assegnati a scacchiera, cioè uno si e uno no, ed è sempre obbligatorio l’uso della mascherina.