Nel terremoto ad Haiti sono morte quasi 1.300 persone
Moltissime altre sono sfollate, migliaia di edifici sono stati danneggiati e gli ospedali sono vicini al collasso
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione civile nazionale, il grave terremoto di magnitudo 7.2 che attorno alle 8.30 di sabato (ora locale) ha colpito Haiti, nel Mar dei Caraibi, ha provocato almeno 1.297 morti e più di 5.700 feriti, oltre a decine di migliaia di sfollati. Al momento stanno proseguendo le operazioni di soccorso per cercare le persone disperse tra le macerie, di cui non si conosce il numero preciso.
Il terremoto di sabato è stato ancora più potente di quello che nel 2010 aveva provocato la morte di almeno 200mila persone e sta ulteriormente aggravando la situazione ad Haiti, che oltre a essere uno dei paesi più poveri del mondo stava già attraversando un periodo di forte instabilità politica. In più, tra lunedì e martedì le operazioni di soccorso potrebbero essere complicate dal passaggio della tempesta tropicale Grace.
La Protezione civile nazionale ha detto che il terremoto ha distrutto più di 13mila case. Poco più di mille morti sono stati accertati soltanto nel dipartimento amministrativo del Sud, in particolare nella zona della città di Los Cayes, che è stata l’area più colpita dal terremoto.
Gli ospedali sono al collasso e molte strade sono bloccate, cosa che rende difficile sia le operazioni di soccorso, sia il rifornimento dei beni di prima necessità. Dopo il terremoto, avvertito chiaramente anche in altri paesi della regione, il governo ha introdotto uno stato d’emergenza in quattro dipartimenti, tra cui quello di Nippes, nel sud-ovest del paese, dove è stato registrato l’epicentro.
La Repubblica Dominicana, paese che occupa la metà orientale dell’isola su cui si trova Haiti (Hispaniola), si è offerta di inviare cibo, medicinali e apparecchiature mediche; secondo quanto scrive BBC, inoltre, Cuba avrebbe inviato più di 250 medici per aiutare gli operatori sanitari haitiani nella gestione dell’emergenza. Sono arrivati mezzi e squadre di soccorso anche dalla Florida e da altre parti degli Stati Uniti.
Tra le altre cose, in questi giorni ad Haiti è stata diramata un’allerta meteo per via della tempesta tropicale Grace, che tra lunedì e martedì potrebbe portare nel paese forti venti e piogge torrenziali, causando frane e smottamenti, e rendendo ancora più complicate le operazioni di soccorso.
Secondo lo United States Geological Survey (USGS), l’agenzia statunitense che monitora i terremoti, l’epicentro del terremoto è stato vicino alla città di Petit Trou de Nippes, circa 130 chilometri a ovest della capitale Port-au-Prince: è stato registrato a circa 95 chilometri dall’epicentro del disastroso terremoto di magnitudo 7.0 che nel 2010 che distrusse buona parte della capitale Port-au-Prince e uccise un numero mai esattamente quantificato di persone.
Nonostante sia stato più potente del terremoto del 2010, l’epicentro del terremoto di sabato è stato registrato in una zona meno densamente popolata e per il momento sembra aver causato danni più contenuti.
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Nei mesi successivi al terremoto del 2010 il paese fu interessato da un’epidemia di colera che causò altre migliaia di morti, mentre nel 2016 fu colpito dall’uragano Matthew, che uccise circa tremila persone e causò enormi distruzioni. In quegli anni ci furono inoltre frequenti e diffuse proteste di piazza contro la corruzione, il prezzo del carburante e più in generale contro la classe politica.
Ci sono state ampie proteste anche in tempi più recenti, in particolare dopo l’elezione del presidente Jovenel Moïse, accusato tra le altre cose di aver represso gli oppositori e di voler restare in carica oltre il suo mandato. Nell’ultimo mese e mezzo, il paese stava attraversando un periodo di grande instabilità proprio in seguito all’uccisione di Moïse, che lo scorso 7 luglio era stato assassinato da un gruppo armato mentre si trovava a casa sua, a Port-au-Prince. La pandemia da coronavirus aveva aggravato ulteriormente la situazione del paese, che aveva ricevuto le prime dosi di vaccino soltanto a luglio.