È cambiata la cima dell’Etna
Le frequenti eruzioni degli ultimi mesi hanno modificato i crateri sommitali: ora il punto più alto è su quello sud-est, a 3.357 metri
Le intense e frequenti eruzioni sull’Etna da febbraio a oggi hanno trasformato la parte sommitale del più alto vulcano attivo d’Europa, tanto che la cima, rimasta la stessa per decenni, è cambiata. Ora il punto più alto è sul cratere sud-est, hanno confermato delle nuove rilevazioni satellitari annunciate dall’Osservatorio Etneo, che ha raggiunto un’altezza di 3.357 metri. Il cratere nord-est, dove si trovava in precedenza la cima dell’Etna, ha invece subito dei progressivi crolli che ne hanno abbassato il punto sommitale, che dal 2018 si è assestato a 3.326.
L’attività parossistica (un termine più tecnico per indicare i fenomeni eruttivi) che ha riguardato l’Etna negli ultimi mesi non si vedeva da decenni. Oltre a creare problemi nei paesi del catanese alle sue pendici, costantemente ricoperti di cenere vulcanica, ha ulteriormente modificato l’aspetto della parte sommitale del vulcano. Non è un fenomeno nuovo: nel 2001 una grande eruzione fece spuntare dei crateri dove prima c’era un vasto pendio, sul versante sud, e negli ultimi dieci anni le colate di lava, i lapilli e le pietre fuoriuscite dal cratere sud-est ne hanno radicalmente modificato il profilo.
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Il cono si è così ampliato e alzato in maniera impressionante, per via del progressivo accumulo di materiale roccioso. Negli ultimi mesi, in cui la sua attività è stata ancora più intensa (circa 50 parossismi in sei mesi), il cratere sud-est ha superato in altezza il cratere nord-est, molto meno attivo negli ultimi anni e inoltre interessato dai crolli.
#Etna greets the month of August 2021 with further growth at its Southeast Crater following the latest paroxysmal episode on the evening of 31 July 2021. Comparison views of 22 May 2020 and 1 August 2021 taken from home in Tremestieri Etneo @7_Cannon @GreenhalghSarah pic.twitter.com/GXSprsTJf5
— Boris Behncke (@etnaboris) August 1, 2021
Erano 40 anni, cioè dalle eruzioni del 1980 e del 1981, che il cratere nord-est era «la vetta indiscussa dell’Etna», ha detto l’istituto Etneo.
Era da tempo che i vulcanologi e le guide dell’Etna avevano osservato il probabile “sorpasso”, e saranno necessarie altre misurazioni per accertarsi con più precisione dell’altezza esatta raggiunta dal cratere sud-est.
La stima dei 3.357 metri è arrivata dall’elaborazione di due serie di immagini acquisite a luglio dal satellite Pléiades, nell’ambito della partnership internazionale Geohazard Supersites and Natural Laboratories. Unendo le immagini, e aggirando alcuni problemi di osservazione dovuti alle nuvole e alle colonne di ceneri vulcaniche, i ricercatori hanno ottenuto un modello tridimensionale dell’attuale cima dell’Etna, arrivando a individuare l’altezza di 3.357 metri con un margine di errore di 3 metri.