Alexei Navalny è stato accusato di nuovi reati, in base a una legge che solitamente viene utilizzata nei casi che riguardano i culti religiosi
La commissione investigativa della Russia, un organo che agisce come pubblica accusa, ha fatto sapere che Alexei Navalny, il principale oppositore politico del presidente Vladimir Putin, è stato incriminato per nuovi reati legati alle sue organizzazioni. In un comunicato reso pubblico mercoledì, la commissione ha accusato Navalny e i suoi collaboratori di aver creato «un’associazione non-profit che viola le persone e i diritti dei cittadini», prendendo come riferimento una legge che solitamente viene utilizzata nei casi che riguardano i culti religiosi.
Le accuse riguardano in particolare la Fondazione Anticorruzione FBK, attraverso la quale Navalny e i suoi collaboratori avrebbero persuaso le persone a partecipare a proteste non autorizzate all’inizio di quest’anno. La Fondazione Anticorruzione FBK è la più celebre tra le organizzazioni fondate da Navalny, nonché quella che ha pubblicato le note inchieste sulla corruzione della classe dirigente russa. La pena massima per i nuovi reati contestati è di tre anni di carcere.
Attualmente Navalny è in carcere per scontare una condanna a tre anni e mezzo dovuta a una violazione della libertà vigilata che lui e i suoi sostenitori ritengono pretestuosa. A giugno tutte le organizzazioni che gli facevano capo erano state dichiarate formalmente illegali ed «estremiste».
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