Cos’è successo mercoledì a Tokyo
L'Italia ha vinto nell'inseguimento su pista ma ha perso nella pallavolo e nella pallanuoto, si sono corsi i 200 metri maschili ed è stato un altro gran giorno per la Polonia
La dodicesima giornata di gare alle Olimpiadi di Tokyo era decisiva per le squadre italiane ancora in gioco: dalla squadra maschile di ciclismo su pista è arrivata la sesta medaglia d’oro italiana in Giappone. Non solo: Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan hanno anche stabilito il record del mondo, il secondo in due giorni dopo quello di martedì.
La loro è stata una medaglia significativa: il sesto oro italiano a Tokyo, il primo dal ciclismo, e la trentesima complessiva a questi Giochi (già due in più di quelle ottenute cinque anni fa in Brasile, a quattro giorni dal termine). Era inoltre da sessantuno anni che l’Italia non vinceva la prova di inseguimento maschile a squadre. Alle altre due nazionali e alla coppia del beach volley impegnate oggi non è andata altrettanto bene.
L’Italia femminile di pallavolo è stata battuta in tre set dalla Serbia nei quarti di finale del torneo olimpico ed è stata quindi eliminata. Tutto sommato è andata meglio delle ultime Olimpiadi, quando si fermò ai gironi, ma contro la Serbia campione del mondo in carica la sconfitta è stata netta, più di quella rimediata nel 2018 nella finale dei Mondiali.
Poco dopo la pallavolo, la Nazionale maschile di pallanuoto ha perso 6-10 nei quarti di finale, giocati anche in questo caso contro la Serbia, ed è stata quindi eliminata dal torneo: potrà solo giocare per il piazzamento finale, fuori dalle prime quattro posizioni. Infine, nel primo pomeriggio, la coppia italiana del beach volley maschile formata da Daniele Lupo e Paolo Nicolai è stata eliminata dopo aver perso in due set contro i qatarioti Ahmed Tijan e Cherif Younousse, numeri uno nel ranking mondiale e favoriti per l’oro.
Per l’Italia non è finita qua, però. Manfredi Rizza si è qualificato alla semifinale della gara di velocità della canoa, categoria K1 200 metri, in programma questa notte alle 2.30 circa. Sempre domani il portabandiera Elia Viviani gareggerà nell’omnium, disciplina di cui è il campione olimpico in carica.
Tra gli altri avvenimenti più importanti della giornata, è stato battuto un altro record del mondo su pista. Nei 400 ostacoli femminili l’americana Sydney McLaughlin ha vinto l’oro con un tempo di 51,46 che ha migliorato il record di 51,90 da lei stessa stabilito poco più di un mese fa. Martedì c’era stato un nuovo primato mondiale anche nei 400 ostacoli maschili.
Si è poi disputata la quarta e ultima finale della velocità, i 200 metri maschili. Ha vinto il canadese Andre De Grasse, che dopo quattro medaglie olimpiche tutte di argento o bronzo dal 2016 a oggi, è finalmente riuscito a prendersi il primo oro olimpico in carriera a 26 anni. L’argento è andato all’americano Kenneth Bednarek, il bronzo al suo connazionale Noah Lyles.
Gli 800 metri maschili sono stati vinti invece dal keniota Emmanuel Korir, che al traguardo ha preceduto di pochissimo il connazionale Ferguson Rotich e il polacco Patryk Dobek. Con Korir e Rotich una nazione è tornata a vincere le prime due medaglie negli 800 metri, come non succedeva dal 1992.
Per la Polonia è stata un’altra memorabile giornata olimpica: dopo lo storico terzo oro consecutivo ottenuto ieri nel martello da Anita Wlodarczyk, oggi nella gara maschile l’oro è andato a un altro polacco, Wojciech Nowicki, e il bronzo al connazionale Pawel Fajdek.
Nell’eptathlon la britannica Katarina Johnson-Thompson, campionessa mondiale in carica, si era presentata a Tokyo dopo un infortunio, ma comunque tra le grandi favorite. Nella prova dei 200 metri si è però nuovamente infortunata in corsa ed è crollata a terra. Ha rifiutato l’aiuto degli ufficiali di pista per restare in gara e ha concluso gli ultimi metri da sola, zoppicando, ma si è poi ritirata.
Il medagliere alla dodicesima giornata delle Olimpiadi:
Rank | Nazione |
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