Il Garante della privacy ha multato Deliveroo per 2,5 milioni di euro per aver trattato in maniera poco trasparente i dati di circa 8mila rider

(EPA/ Vickie Flores via ANSA)
(EPA/ Vickie Flores via ANSA)

Il Garante della privacy, l’autorità italiana per la protezione dei dati personali, ha multato per 2,5 milioni di euro la società di consegna a domicilio di cibo Deliveroo per aver trattato in maniera poco trasparente i dati di circa 8mila fattorini, i cosiddetti rider. L’autorità ha detto che in seguito ad alcuni accertamenti sono emerse «numerose e gravi violazioni della normativa privacy europea e nazionale, dello Statuto dei lavoratori e della recente normativa a tutela di chi lavora con le piattaforme digitali».

La sanzione riguarda sia gli algoritmi utilizzati nella piattaforma per la gestione del lavoro dei rider, che servono per esempio per prenotare i turni di lavoro e per l’assegnazione degli ordini, sia il «minuzioso controllo sulla prestazione lavorativa dei rider attraverso la continua geolocalizzazione del loro dispositivo», che secondo il Garante «va ben oltre quanto necessario per assegnare l’ordine». Per regolarizzare la sua posizione Deliveroo dovrà adeguarsi alle norme sul trattamento dei dati dei lavoratori e fornire loro informazioni precise sui sistemi utilizzati entro 60 giorni, e intervenire sugli algoritmi entro 90 giorni.