Min Aung Hlaing, il generale che condusse il colpo di stato in Myanmar, si è autoproclamato primo ministro
Domenica primo agosto Min Aung Hlaing, il generale che lo scorso primo febbraio aveva guidato il colpo di stato in Myanmar, si è autoproclamato primo ministro e ha detto che lo stato di emergenza introdotto nel paese dopo il golpe potrebbe essere esteso fino all’agosto del 2023. In un discorso trasmesso sulla televisione nazionale, Min Aung Hlaing ha detto che in Myanmar si terranno «elezioni libere e aperte a più partiti» (promessa a cui sembra difficile credere); allo stesso tempo, ha definito «terroristi» i sostenitori del governo precedente e i membri della Lega nazionale per la democrazia (NLD), il partito che lo guidava.
Min Aung Hlaing ha 64 anni ed è a capo delle forze armate birmane dal 2011, anno in cui ebbe inizio la transizione democratica del Myanmar. Durante il colpo di stato, aveva assunto il ruolo di capo del governo e aveva fatto arrestare i principali leader del partito di governo, introducendo uno stato di emergenza di un anno a causa dei presunti brogli alle elezioni del novembre precedente. Da quel momento in Myanmar è in corso un grosso scontro tra l’esercito e la resistenza fedele al vecchio governo, in cui sono già morte centinaia di persone.
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