Funzionari dell’esercito e agenti di polizia del Madagascar sono stati arrestati con l’accusa di aver ordito un piano per assassinare il presidente Andry Rajoelina
Cinque generali dell’esercito e diversi agenti di polizia del Madagascar sono stati arrestati con l’accusa di aver cospirato per uccidere il presidente del paese, Andry Rajoelina. A luglio le autorità del Madagascar avevano annunciato di aver sventato un piano per «eliminare e neutralizzare» diversi funzionari governativi, tra cui appunto Rajoelina, e avevano arrestato sei persone sospettate, tra cui due cittadini francesi. In totale le persone indagate con l’accusa di aver preso parte al piano sono 21: tra queste, ci sono anche quattro funzionari di polizia e dell’esercito malgascio in pensione e cinque civili.
Rajoelina ha 47 anni ed è presidente del Madagascar dal gennaio del 2019. Salì al potere per la prima volta nel marzo del 2009, dopo il colpo di stato che costrinse alle dimissioni l’allora presidente Marc Ravalomanana, e governò il paese fino al 2014. Alle elezioni del 2018 vinse al secondo turno col 56 per cento dei voti battendo proprio Ravalomanana, che accusò la commissione elettorale di aver facilitato la vittoria di Rajoelina.