Unicredit vuole comprare un pezzo di Monte dei Paschi
Il gruppo bancario sta trattando per acquistare parte della banca senese in mano allo stato, ma i tempi potrebbero essere lunghi
Il gruppo bancario Unicredit ha fatto sapere che entrerà in trattative col ministero dell’Economia e delle Finanze per comprare una parte delle attività di Monte dei Paschi di Siena, la banca toscana salvata nel 2017 con 5,4 miliardi di euro di soldi pubblici dal governo italiano, che da allora ne detiene il 68 per cento ma dovrà lasciarne l’azionariato entro la fine del 2021, in base agli accordi presi con la Commissione Europea. Della possibilità di una fusione tra i due istituti si parla da anni, ma questa è la prima azione concreta intrapresa da Unicredit a questo scopo.
Giovedì, il consiglio di amministrazione di Unicredit diretto dall’amministratore delegato Andrea Orcel ha approvato formalmente l’avvio delle trattative, che secondo il Sole 24 Ore erano già iniziate in maniera informale sotto la guida dell’ex amministratore delegato Jean Pierre Mustier, il quale però non aveva mai nascosto la propria riluttanza a comprare Monte dei Paschi e a febbraio ha lasciato il proprio incarico per divergenze di vedute col consiglio di amministrazione.
Il consiglio è presieduto da inizio anno da Pier Carlo Padoan, proprio l’ex ministro delle Finanze che diresse il salvataggio di Monte dei Paschi, il quale si è astenuto dalla votazione di giovedì sull’avvio delle trattative.
Per considerare l’acquisizione, Unicredit ha imposto una serie di condizioni: l’operazione non dovrà intaccare il capitale né l’utile per azione del gruppo, che non si accollerà contenziosi straordinari né crediti deteriorati di Monte dei Paschi. Lo stato dovrà inoltre impegnarsi a coprire qualsiasi rischio di credito derivante dall’operazione, anche se questo venisse fuori successivamente alle trattative.
Stando al Sole 24 Ore, l’attività di due diligence, cioè l’investigazione da parte di Unicredit dei dati e delle informazioni necessarie a valutare l’acquisizione, durerà 40 giorni. In questo periodo, le parti dovranno anche accordarsi su quali attività di Monte dei Paschi verranno acquisite e quali no, e Unicredit avrebbe comunque la possibilità di tirarsi indietro in qualsiasi momento.
Sicuramente, Unicredit è interessata alla rete commerciale di Monte dei Paschi, che porterebbe al gruppo milanese circa 3,9 milioni di nuovi clienti, 8o miliardi di euro in crediti alla clientela e 87 miliardi di euro in depositi.
Unicredit, che proprio questa mattina ha pubblicato il bilancio dei primi sei mesi del 2021, è la seconda banca italiana dopo Intesa San Paolo, e nell’ultimo anno ha visto il proprio utile netto semestrale crescere più del previsto, dai 420 milioni di euro del primo semestre 2020 al miliardo di euro riportato oggi.
Monte dei Paschi, banca più antica d’Italia con una storia molto travagliata, pubblicherà il bilancio del secondo trimestre 2021 il prossimo 5 agosto. Ultimamente, i suoi conti erano migliorati: nel primo trimestre aveva ottenuto un profitto di 203 milioni di euro, il più alto degli ultimi tre anni. Il suo patrimonio però, nonostante i recenti miglioramenti, potrebbe non essere sufficiente a superare gli stress test (cioè i test fatti per valutare la solidità di una banca) condotti dalla Banca Centrale Europea e dall’Autorità bancaria europea, che verranno pubblicati questa sera. Secondo il Sole 24 Ore, questi test potrebbero evidenziare una carenza di capitale nell’ordine dei 2 miliardi di euro.