Cos’è successo venerdì a Tokyo
C'è stata la prima finale dell'atletica leggera, altri record del mondo nel nuoto e la Corea del Sud che continua a fare man bassa nel tiro con l'arco
Nella settima giornata di gare alle Olimpiadi di Tokyo l’Italia aveva poche opportunità di ottenere altre medaglie. Ci è però riuscita nel tiro con l’arco, dove Lucilla Boari ha vinto l’undicesimo bronzo e la ventesima medaglia italiana a Tokyo. Quella di Boari è stata anche la prima medaglia italiana individuale nel tiro con l’arco femminile.
Nella notte la squadra maschile della spada è stata eliminata al primo turno dalla Russia e non ha potuto difendere o migliorare l’argento vinto cinque anni fa a Rio de Janeiro. La sconfitta ha alimentato le discussioni sullo stato della scherma italiana, non più competitiva come una volta. Sabato e domenica le squadre maschili e femminili avranno le ultime due possibilità di vincere almeno una medaglia d’oro.
All’ora di pranzo si è poi disputata la prima finale dell’atletica leggera allo Stadio Nazionale di Tokyo. Nei 10.000 metri maschili ha vinto il ventunenne etiope Selemon Barega, che ha preceduto gli ugandesi Joshua Cheptegei e Jacob Kiplimo. Alla finale ha partecipato anche l’italiano Yeman Crippa: il suo obiettivo era un buon piazzamento e lo ha ottenuto, concludendo all’undicesimo posto a poco più di undici secondi dalla medaglia d’oro.
Nelle gare di qualificazione gli italiani si sono guadagnati il posto in altre due finali nel weekend. Dopo l’argento negli 800 stile libero, Gregorio Paltrinieri si è qualificato alla finale dei 1500 stile libero: domenica alle 3 di notte punterà a un’altra medaglia. Nella staffetta 4×100 mista, invece, Margherita Panziera, Arianna Castiglioni, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini si sono qualificate alla finale — anche questa in programma tra sabato e domenica — con il nuovo record italiano.
Tornando all’atletica, Nadia Battocletti si è qualificata alla finale dei 5000 metri con l’undicesimo tempo. Gianmarco Tamberi è in finale nel salto in alto, mentre Ahmed Abdelwahed e Ala Zoghlami si sono qualificati per la finale dei 3000 siepi. Nella pallavolo, la Nazionale maschile ha battuto 3-1 l’Iran e si è qualificata ai quarti con una partita di anticipo.
Per quanto riguarda gli altri avvenimenti più importanti della giornata, la sudafricana Tatjana Schoenmaker ha vinto la medaglia d’oro e stabilito un nuovo record del mondo nei 200 metri rana alla sua prima Olimpiade, a 24 anni. Il cinese Wang Shun ha vinto invece i 200 metri misti, e dopo la vittoria è andato a salutare l’ungherese László Cseh, che a 35 anni e alla sua quinta Olimpiade ha disputato l’ultima gara in carriera.
– Leggi anche: Le accuse di doping alla Russia da due nuotatori
Novak Djokovic, numero uno al mondo nel tennis maschile, è stato inaspettatamente eliminato in semifinale dal tedesco Alexander Zverev. Non potrà quindi completare il Golden Slam, il riconoscimento che spetta ai tennisti vincitori di tutti gli Slam della stagione (Djokovic finora ne ha vinti tre su tre: gliene manca uno) e dell’oro olimpico.
La Corea del Sud sta continuando a vincere tutti gli ori nel tiro con l’arco. Soltanto An San, arciera di vent’anni, ne ha vinti tre. L’ultimo è arrivato oggi nella prova individuale: nei giorni scorsi aveva vinto con la squadra femminile e con quella mista. Domani è l’ultima giornata del tiro con l’arco, e la Corea del Sud può provare a fare l’en plein nell’individuale maschile.
Restando in tema di record, nel ping pong il cinese Ma Long — soprannominato “Dragon Warrior”, niente di meno che — ha battuto il connazionale Fan Zhendong nella finale del torneo singolare maschile. È così diventato il primo atleta ad aver vinto quattro ori olimpici nel ping pong, dopo quelli del 2012 e del 2016.
Si sono giocati i quarti di finale del torneo femminile di calcio, che a differenza di quello maschile è giocato dalle nazionale maggiori e per questo è molto più sentito. La Svezia ha eliminato il Giappone, l’Australia ha eliminato la Gran Bretagna e il Canada ha battuto il Brasile. L’ultimo quarto è stato Olanda-Stati Uniti, rivincita della finale degli ultimi Mondiali vinta dalle americane. È successo di tutto: tre gol nel primo tempo, uno nella ripresa e un rigore sbagliato a dieci minuti dal termine che avrebbe potuto fare vincere l’Olanda. Tra tempi regolamentari e supplementari, finiti 2-2, sono stati annullati quattro gol. Alla fine, ai calci di rigori, l’Olanda ha commesso altri due errori e hanno vinto gli Stati Uniti.
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