La sorprendente finale della gara a squadre di ginnastica artistica femminile
Ha vinto la Russia davanti agli Stati Uniti, che non perdevano dalle Olimpiadi del 2008: l'Italia è arrivata quarta, Simone Biles si è ritirata
La squadra russa (tecnicamente del Comitato olimpico russo) ha vinto la medaglia d’oro nella ginnastica artistica femminile alle Olimpiadi di Tokyo, battendo a sorpresa in finale la nazionale statunitense che non perdeva un’Olimpiade o un Mondiale dal 2010. Simone Biles, la più forte ginnasta in attività, si è dovuta ritirare dopo la prima prova al volteggio, ufficialmente per un «problema medico», anche se in seguito ha detto di averlo fatto per problemi legati allo stress. La squadra russa ha concluso con 169,528 punti, quella americana con 166,096.
L’Italia, che partecipava alla finale dopo esserci stata nel 2012 e nel 1960 e per cui hanno gareggiato Vanessa Ferrari, Martina Maggio e le sorelle Asia e Alice D’Amato, è arrivata quarta. È un ottimo risultato, anche perché si è avvicinata moltissimo al podio, mancando di soli quattro decimi nel punteggio finale (163,638) la medaglia di bronzo, che è andata al Regno Unito (164,096). Dietro sono arrivate Giappone, Francia, Cina (che aveva vinto nel 2008 a Pechino) e Belgio.
La finale consisteva nelle quattro tradizionali prove: volteggio, parallele asimmetriche, corpo libero e trave. Per ciascuna specialità dovevano gareggiare tre atlete per nazionale. Il punteggio, solitamente compreso tra i 13 e i 16 punti per esercizio individuale, mette insieme una valutazione del coefficiente di difficoltà delle acrobazie e la pulizia dell’esecuzione.
Era una gara molto aperta anche prima del ritiro di Biles: la squadra statunitense era sembrata meno in forma del solito ed era arrivata seconda nelle qualificazioni, dietro alle ginnaste russe. Le cose si sono complicate presto: Biles ha fatto la prima prova al volteggio, ma dopo una pessima uscita (l’atterraggio) ha totalizzato soltanto un punteggio di 13,766 (nel 2016 a Rio de Janeiro aveva fatto 15,300). Poi si è allontanata con l’allenatore, apparentemente infortunata, e dopo un po’ è stato annunciato il suo ritiro definitivo, forse in vista delle finali individuali a cui dovrebbe partecipare nei prossimi giorni.
CNN ha scritto che dopo la fine della gara Biles ha detto ai giornalisti: «Quando sei in una situazione di grande stress vai un po’ fuori di testa […] Devo concentrarmi sulla mia salute mentale e non compromettere la mia salute e il mio benessere». Biles ha spiegato che dopo la prima prova non voleva andare avanti, e ha detto che non c’era stato «nessun infortunio, solo una piccola ferita al mio orgoglio».
L’Italia ha cominciato bene al corpo libero, in cui Ferrari ha preso 14,100, un punteggio molto alto. Nel frattempo le altre nazionali hanno eseguito gli esercizi agli altri attrezzi, e la Cina ha fatto diversi errori alle parallele asimmetriche. Per l’Italia è toccato al volteggio, in cui Asia D’Amato ha preso 14,266. Alle parallele poi la sorella Alice ha totalizzato 14,166, portando l’Italia momentaneamente al terzo posto. All’ultima rotazione l’Italia ha affrontato gli esercizi alla trave, l’attrezzo più complicato, ed è stata superata.
Per gli Stati Uniti, Biles è stata sostituita da Jordan Chiles alle parallele asimmetriche, cavandosela molto bene viste le circostanze. La squadra russa ha avuto la possibilità così di avvicinarsi, ma poi Vladislava Urazova ha fatto un brutto errore nel suo esercizio alla trave, cadendo e concludendo con un punteggio di 12,633. Poi è caduta dalla trave anche la sua compagna di squadra Angelina Melnikova, a cui è stato assegnato un punteggio di 12,566.
Le russe hanno comunque recuperato con una serie di ottimi esercizi. Per le americane ha provato a prendere in mano la situazione Suni Lee, ma non è bastato: la squadra russa è passata in vantaggio prima dell’ultima rotazione. Poi Chiles è uscita dalla pedana nell’ultima prova del corpo libero, compromettendo definitivamente le possibilità di vincere la medaglia d’oro. La Russia non vinceva l’oro da Barcellona 1992.