Un oro diverso, nella gara a squadre di ginnastica artistica maschile
Per la prima volta in 25 anni non è stato vinto dal Giappone o dalla Cina: se l'è preso la Russia, all'ultimo esercizio
Lunedì i ginnasti russi Nikita Nagornyy, Artur Dalaloyan, Denis Abliazin e David Belyavskiy hanno vinto l’oro nella gara a squadre della ginnastica artistica maschile alle Olimpiadi di Tokyo, battendo con uno scarto piccolissimo il Giappone. Per la Russia, che per via di diversi scandali sul doping ha potuto partecipare ai Giochi col nome “Comitato olimpico russo”, è stata la prima medaglia d’oro olimpica nella disciplina dal 1996, ma non solo: è stata anche la fine di quello che Reuters ha definito «il dominio asiatico», visto che erano 25 anni che l’oro andava solo a Giappone o Cina.
I ginnasti russi hanno vinto la gara con il punteggio di 262,500, staccando di pochissimo il Giappone, campione a Rio de Janeiro nel 2016 e favorito per la vittoria delle Olimpiadi in casa (il Giappone si è fermato a 262,397). La Cina è arrivata terza, seguita da Gran Bretagna e Stati Uniti. La vittoria della Russia è arrivata solo dopo che Nikita Nagornyy, ultimo atleta a gareggiare e campione mondiale in carica nell’all-around, la disciplina in cui si gareggia su tutti e sei gli attrezzi della ginnastica artistica maschile (corpo libero, volteggio, cavallo con maniglie, anelli, sbarra e parallele simmetriche), ha eseguito l’esercizio al corpo libero, portando la sua nazionale davanti al Giappone di 0,103 punti. Peraltro tre mesi fa Dalaloyan si era infortunato al tendine di Achille durante gli allenamenti per i Campionati Europei.
La medaglia d’oro è stata contesa quindi fino all’ultimo esercizio: i ginnasti russi hanno reagito così alla notizia della vittoria.
«Abbiamo lavorato per ottenere questa medaglia per molto tempo. Ci sono voluti 25 anni. Penso che ci renderemo conto solo domani che siamo diventati campioni olimpici», ha detto Denis Abliazin, presidente del Comitato olimpico russo.
In conseguenza delle sanzioni decise nei confronti della Russia dopo la scoperta di una serie di casi di doping sistematico e spesso definito “di stato”, le atlete e gli atleti russi possono partecipare alle Olimpiadi solo a certe condizioni decise dalle federazioni dei vari sport, e comunque senza poter essere accompagnati dalla bandiera e dall’inno russo. Al momento della premiazione, al posto dell’inno nazionale si sono sentite le note di un estratto del Concerto per pianoforte n.1 del celebre compositore russo Pyotr Tchaikovsky.
La squadra maschile russa aveva vinto la gara di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Barcellona come “Squadra Unificata”, il nome con cui parteciparono ai Giochi del 1992 le atlete e gli atleti dell’ex Unione Sovietica; come URSS, aveva vinto l’oro nella stessa disciplina quattro volte: Seul 1988, Mosca 1980, Melbourne 1956 ed Helsinki 1952.
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