La compagnia telefonica Wind Tre è stata condannata a rimborsare i clienti che tra il 2016 e il 2018 avevano pagato la bolletta mensile ogni 28 giorni
Il Tribunale di Milano ha condannato la compagnia telefonica Wind Tre a rimborsare i clienti che tra il giugno del 2016 e l’aprile del 2018 avevano pagato la bolletta ogni 28 giorni, invece che ogni 30 giorni, come sarebbe stato corretto per una tariffa mensile.
La causa contro Wind Tre era stata avanzata dal Movimento Consumatori, un’associazione che si occupa della tutela dei diritti dei consumatori. Il Tribunale ha stabilito anche che Wind Tre dovrà informare i consumatori interessati e accogliere le domande di rimborso entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste.
Nel giugno del 2016 Wind Tre aveva iniziato a fatturare le bollette ogni 4 settimane e non più alla fine del mese. La pratica era stata adottata anche da altri operatori telefonici e permetteva alle aziende di riscuotere 13 bollette all’anno invece di 12, nonostante proponessero offerte chiaramente mensili. Dopo estese proteste, nel marzo del 2017 l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) aveva chiesto alle aziende di tornare alla classica fatturazione mensile. In seguito, nel dicembre del 2017, il Parlamento aveva approvato una legge per obbligare gli operatori telefonici a tornare alla fatturazione mensile a partire dall’aprile del 2018.
Dopo l’approvazione della legge alcune compagnie hanno però aumentato il prezzo dei propri abbonamenti, per compensare così le perdite dovute al nuovo tipo di fatturazione mensile. Nel gennaio del 2020 l’Autorità garante della concorrenza (Agcm) aveva comminato una multa complessiva da 228 milioni di euro alle compagnie telefoniche Fastweb, TIM, Vodafone e Wind Tre, con l’accusa di aver stipulato «un’intesa anticoncorrenziale» per aumentare tutte e quattro i prezzi più alti. Le compagnie avevan presentato ricorso contro la multa e il 12 luglio del 2021 il TAR del Lazio ha annullato le multe, sostenendo che nel provvedimento dell’Agcm mancano «elementi indiziari, gravi precisi e concordanti, tali da delineare un quadro sufficientemente chiaro».