In Ungheria si terrà un referendum sulla contestata legge che vieta di affrontare i temi LGBT nelle scuole
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha annunciato che si terrà un referendum sulla contestata legge approvata dal Parlamento ungherese il 15 giugno che vieta di affrontare temi legati all’omosessualità in contesti pubblici frequentati dai minori. Contro quella legge i rappresentanti di 14 paesi membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, avevano firmato un documento congiunto di condanna. La Commissione Europea aveva inoltre avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Ungheria.
Orbán ha annunciato il referendum dicendo che «è in gioco il futuro dei nostri figli, quindi non possiamo cedere terreno su questo tema» e ha detto che «nelle ultime settimane Bruxelles ha chiaramente attaccato l’Ungheria per la sua legge sulla protezione dei bambini». Orbán non ha detto quando si terrà il referendum, ma ha specificato che includerà cinque quesiti in cui, tra le varie cose, si chiederà ai cittadini ungheresi se siano d’accordo o meno che nelle scuole possano essere affrontati argomenti riguardanti l’orientamento sessuale e se la riassegnazione di genere dovrebbe essere un argomento di cui parlare ai bambini. Si chiederà inoltre se le procedure di riassegnazione di genere dovrebbero essere messe a disposizione dei minori. Orbán ha infine invitato i cittadini ungheresi a rispondere “No” a tutti i quesiti.