L’imprenditore Tom Barrack, uno dei principali finanziatori della campagna elettorale di Trump, è stato arrestato per aver violato una legge che regola le attività di lobbying
L’imprenditore statunitense Thomas Barrack è stato arrestato martedì a Los Angeles con l’accusa di aver violato una legge che regola le attività di lobby negli Stati Uniti: secondo l’accusa, tra il 2016 e il 2018 avrebbe sfruttato la sua vicinanza all’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump per fare lobbying per conto degli Emirati Arabi Uniti, ma non sarebbe stato registrato ufficialmente come lobbista e non avrebbe avvisato il Procuratore generale degli Stati Uniti sulle sue intenzioni, come invece prevede la legge.
Barrack, che ha 74 anni e una lunga storia di successo come immobiliarista, era stato uno dei principali sostenitori e finanziatori della campagna elettorale di Trump nel 2016, ed era stato anche il presidente del comitato che si era occupato di organizzare la cerimonia di insediamento di Trump nel 2017.
Barrack è anche stato accusato di ostruzione alla giustizia e di aver fatto false dichiarazioni agli agenti dell’FBI, l’agenzia investigativa della polizia federale statunitense, quando nel 2019 era stato interrogato proprio sui suoi rapporti con gli Emirati Arabi Uniti.