I nuovi incoraggianti dati dell’ISS sull’efficacia dei vaccini
Come prevedibile, mostrano che le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono molto, ma molto più protette dei non vaccinati
L’Istituto superiore di sanità (ISS) ha pubblicato un aggiornamento del bollettino epidemiologico settimanale con nuovi e incoraggianti dati che confermano anche in Italia l’efficacia dei vaccini contro il coronavirus. Come prevedibile, la percentuale dei contagi tra le persone vaccinate, soprattutto tra chi ha completato il ciclo vaccinale, è largamente inferiore alla percentuale dei casi tra i non vaccinati.
Questo dimostra che i vaccini sono efficaci per prevenire sia le forme gravi della COVID-19 che causano ricoveri in terapia intensiva e decessi, sia il rischio di infezione. Per chi ha completato il ciclo vaccinale l’efficacia dei vaccini calcolata dall’ISS è all’88,5 per cento nel prevenire l’infezione, al 94,6 per cento nel prevenire le ospedalizzazioni, al 97,3 per cento nel prevenire i ricoveri in terapia intensiva e al 95.8 nel prevenire la morte.
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Le differenze di efficacia tra vaccinati e non vaccinati è ancora più evidente se si analizzano i dati per fascia d’età: negli ultimi trenta giorni, il 36 per cento delle diagnosi di infezione, il 50 per cento delle ospedalizzazioni, l’81 per cento dei ricoveri in terapia intensiva e il 66 per cento dei decessi sono avvenuti tra le persone non vaccinate con più di 80 anni, cioè il 9,5 per cento di tutti gli anziani della stessa fascia d’età.
Nel report viene segnalato che la variante alfa è ancora prevalente in Italia, anche se la sua diffusione è in diminuzione rispetto agli ultimi mesi. Come già osservato grazie alle ultime indagini rapide, le variante delta si sta diffondendo molto velocemente, perché caratterizzata da una maggiore trasmissibilità.