Nelle violente proteste in Sudafrica sono state uccise almeno 72 persone
In Sudafrica sono state uccise almeno 72 persone nelle proteste degli ultimi giorni seguite all’arresto dell’ex presidente del paese, Jacob Zuma, condannato a 15 mesi di carcere per oltraggio alla corte nell’ambito di un processo per corruzione. Le proteste proseguono ormai da una settimana nelle principali città sudafricane e sono state piuttosto violente, con numerosi saccheggi in negozi e centri commerciali. Il governo ha disposto l’intervento dell’esercito per aiutare la polizia a limitare gli atti violenti, ma la situazione continua a essere molto tesa. Per ora la polizia sudafricana ha detto di avere effettuato 1.200 arresti e di avere identificato una decina di persone tra gli organizzatori delle manifestazioni.
L’attuale presidente del paese, Cyril Ramaphosa, ha definito le proteste tra le più violente dagli anni Novanta, quando ci furono manifestazioni per chiedere la fine dell’apartheid. Zuma è ancora molto amato da un pezzo di Sudafrica, e il processo per corruzione da cui ha origine la condanna per oltraggio alla corte è stato definito dai suoi alleati un atto con motivazioni politiche.