Google deve affrontare una nuova grande causa antitrust negli Stati Uniti per le commissioni sulle applicazioni
Negli Stati Uniti, i procuratori generali di 36 stati e del District of Columbia hanno avviato una nuova causa antitrust contro Google, accusato di abuso di posizione dominante per le commissioni richieste a chi sviluppa app per il sistema operativo Android, e le distribuisce attraverso lo store di applicazioni Google Play.
Secondo i procuratori, Google non lascia alternative agli sviluppatori, obbligandoli a utilizzare un unico sistema di gestione dei pagamenti che dipende sempre dall’azienda. Seppure su un piano diverso, la causa ha alcuni elementi in comune con quella avviata l’anno scorso da Epic Games, che sviluppa il videogioco Fortnite, contro Apple e Google per le commissioni sugli acquisti all’interno delle applicazioni, in un mercato nel quale le due aziende detengono sostanzialmente un duopolio.
L’iniziativa dei procuratori è solo l’ultima in una serie più ampia di indagini e cause antitrust avviate negli ultimi mesi nei confronti di Google. La società ha respinto le basi della nuova causa legale, sostenendo che Android sia un sistema aperto che dà la possibilità ad altre aziende di sviluppare propri store per la distribuzione delle applicazioni, a condizioni economiche diverse. Nei fatti Google Play è però lo store più impiegato dagli utenti, perché più pratico da utilizzare tramite il proprio account Google.