La lotteria in cui si vince una casa dove ha vissuto “El Chapo”
E altre abitazioni e terreni: il governo del Messico l'ha ideata per ridistribuire beni confiscati a narcotrafficanti e funzionari corrotti
Vista da fuori la casa con la facciata bianca e le palme che spuntano dalle ringhiere nere è una tra le tante che si potrebbero trovare a Culiacán, la capitale dello stato di Sinaloa, in Messico. Eppure è una delle case in cui aveva vissuto il famoso narcotrafficante messicano Joaquín “El Chapo” Guzmán prima di essere arrestato dalle forze dell’ordine nel febbraio del 2014: è anche una delle tante proprietà confiscate a trafficanti o funzionari corrotti che saranno messe in palio nella Lotteria nazionale promossa dal governo messicano.
Il prossimo 15 settembre, in occasione del Giorno dell’Indipendenza, in Messico si terrà infatti un’estrazione particolare: comprando un biglietto da 250 pesos (poco più di 10 euro) i messicani potranno vincere un premio tra le decine di case, terreni o beni di lusso che erano appartenuti tra gli altri al leader del cartello di Sinaloa, El Chapo, e che fanno parte di un montepremi totale che vale oltre 250 milioni di pesos, più di 10,5 milioni di euro.
Molti potrebbero ricordare la spettacolare evasione di El Chapo da un carcere di massima sicurezza nel 2015, da cui era riuscito a fuggire attraverso un tunnel sotterraneo lungo circa un chilometro e mezzo, costruito dall’esterno da suoi complici e probabilmente grazie alla connivenza di alcune delle guardie del carcere. Forse meno persone sanno che non era la prima volta che Guzmán, considerato uno dei criminali più pericolosi al mondo, sfuggiva alla polizia con lo stesso metodo.
Il 16 febbraio del 2014 infatti El Chapo era riuscito a scappare con una delle sue amanti proprio dalla casa di Culiacán, utilizzando un passaggio segreto nascosto sotto la vasca da bagno che conduceva a una rete sotterranea di tunnel che collegavano in totale otto abitazioni. Pochi giorni dopo, il 22 febbraio, Guzmán fu arrestato nell’appartamento 401 del condominio Miramar, vicino al molo di Mazatlán, più di 200 chilometri a sud di Culiacán. Dopo la fuga del 2015, El Chapo fu arrestato nuovamente nel gennaio del 2016, e nel 2017 il Messico concesse la sua estradizione negli Stati Uniti, dove nel 2019 fu condannato all’ergastolo.
Per alcuni anni la casa di Culiacán era stata messa all’asta a 3,8 milioni di pesos (circa 163mila euro). Adesso invece è uno dei premi più controversi della Lotteria nazionale promossa dall’Istituto per la restituzione delle cose rubate al popolo (Indep), che è nato per ridistribuire i beni confiscati ai delinquenti e ai corrotti ed è stata annunciata alcune settimane fa.
El próximo 15 de septiembre se realizará el Gran Sorteo Especial 248 de la @lotenal.
Se repartirán 22 premios y a partir del lunes 21 de junio se podrán adquirir los billetes en todos los expendios de la República Mexicana, así como en la página https://t.co/vif61m2c7r pic.twitter.com/b5wGMzbnpU
— Gobierno de México (@GobiernoMX) June 17, 2021
Quella di Culiacán non è la sola casa appartenente a un narcotrafficante che è stata messa in palio nella Lotteria del prossimo 15 settembre.
El País ha raccontato che tra i 22 premi messi in palio ci sono immobili, appartamenti e terreni distribuiti in diverse parti del paese, da Acapulco alla Bassa California, e in particolare c’è anche una villa di lusso che apparteneva al narcotrafficante Amado Carrillo Fuentes, capo del cartello di Juárez negli anni Novanta. La villa di Carrillo Fuentes si trova a El Pedregal, una zona prestigiosa poco fuori dal centro di Città del Messico, e vi venivano organizzate anche feste ed eventi. È grande più di 3mila metri quadrati, ha una piscina climatizzata, nove camere da letto e una cantina per i vini, e ha un valore stimato di 77 milioni di pesos (più di 3 milioni di euro).
Secondo la ricostruzione del País, anche se Carrillo Fuentes gestiva il traffico di droga verso gli Stati Uniti prevalentemente da Ciudad Juárez – la città dello stato di Chihuahua che confina con El Paso, in Texas –, è proprio presso la villa di Città del Messico che custodiva la maggior parte degli aerei che gli servivano per trafficare cocaina dalla Colombia al Nord America: motivo per cui era stato soprannominato “El Señor de los Cielos”, il signore dei cieli.
Oltre alle proprietà immobiliari, nella lotteria sarà messo in palio anche un palco riservato da 20 posti nello stadio Azteca di Città del Messico. Questo premio ha un valore di 20 milioni di pesos (quasi 1 milione di euro) e darà diritto a vedere le partite che si giocano nello stadio per i prossimi 44 anni, fino al 2065.
Il palco fu comprato nel 1984 dal governo dell’allora presidente Miguel de la Madrid e fu assegnato al presidente dell’Ufficio dei Pronostici della Lotteria nazionale affinché potesse usarlo assieme ai suoi amici. In una conferenza stampa la direttrice generale della Lotteria nazionale, Margarita González Saravia, ha detto che il governo ha deciso di mettere in palio questo premio «seguendo la stessa linea» con cui il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador si sta opponendo alla corruzione nel paese.
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