Boy Scouts of America dovrà pagare un risarcimento di 850 milioni di dollari per gli abusi sessuali subiti da quasi 90mila persone
Boy Scouts of America, la più grande organizzazione di boy scout degli Stati Uniti, ha raggiunto un accordo da 850 milioni di dollari (circa 720 milioni di euro) per risarcire le circa 90mila persone che le avevano fatto causa per le molestie e gli abusi sessuali subiti negli ultimi decenni, quando erano scout. La richiesta di risarcimento era stata inoltrata lo scorso novembre dopo che alcuni stati americani avevano cambiato le loro leggi per consentire di fare denuncia anche alle vittime di abusi commessi decenni fa.
Boy Scouts of America è attiva da più di un secolo e aveva ricevuto decine di migliaia di accuse di abusi sessuali compiuti dai volontari e dai capi scout, soprattutto a partire dagli anni Sessanta. Le cose erano peggiorate in particolare a partire dal 2012, con la pubblicazione dei cosiddetti «perversion files»: 20mila pagine di documenti raccolti dall’organizzazione a partire dagli anni Venti in cui tra le altre cose erano contenuti rapporti, testimonianze e lettere di genitori preoccupati, e si citavano i cosiddetti «volontari non idonei», ovvero i capi scout che abusavano dei ragazzi.
All’inizio del 2020, l’organizzazione aveva chiesto l’amministrazione straordinaria – cioè l’istituto giuridico che permette a un ente in difficoltà economiche di continuare a operare temporaneamente sotto il controllo di un giudice – per cercare di gestire le tantissime richieste legali e preservare alcuni dei suoi asset economici.
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