Bill Cosby è uscito di prigione
La Corte Suprema della Pennsylvania ha riconsiderato un accordo fatto quindici anni fa dai legali dell'attore con chi indagava sulle sue violenze sessuali
Mercoledì l’attore comico Bill Cosby è uscito di prigione ed è potuto tornare a casa dopo aver scontato tre dei dieci anni di pena massima a cui era stato condannato in primo grado nel 2018 per violenze sessuali aggravate. La Corte Suprema della Pennsylvania — la stessa che nel 2019 aveva confermato in appello la condanna — ha annullato la sentenza dopo aver riconsiderato un accordo fatto dai legali di Cosby nel 2005 con un procuratore distrettuale che indagava sulle accuse di violenze sessuali provenienti da Andrea Constand, dipendente della Temple University che Cosby aveva drogato e violentato l’anno precedente in una delle sue proprietà a Philadelphia.
Secondo la stampa americana, dieci anni prima di essere arrestato Cosby si accordò con l’allora procuratore distrettuale della contea di Montgomery, Bruce Castor, per non essere incriminato. In cambio diede una testimonianza definita “potenzialmente incriminante” sul caso Constand, per il quale venne poi condannato a dieci anni. Nel 2015 — a pochi giorni dalla prescrizione del caso — il successore di Castor riaprì il caso e arrestò Cosby. Il processo iniziò nel 2017 ma la giuria non riuscì a raggiungere un verdetto; ripartì nel 2018 e i legali dell’attore non provarono l’esistenza di un accordo.
Ora però è stata riconsiderata — in circostanze ancora non del tutto chiarite — una prova di quell’accordo, alla luce della quale la Corte Suprema della Pennsylvania ha stabilito che a Cosby è stato negato un processo equo.
L’attore afroamericano, che compirà 84 anni a luglio, si era detto disposto a scontare l’intera pena di dieci anni nel carcere di massima sicurezza di Philadelphia pur di non riconoscere le sue colpe. Recentemente gli era stata negata la libertà vigilata perché si era rifiutato di frequentare un programma di recupero per molestatori sessuali. Quello di Cosby, particolarmente famoso anche in Italia per la serie televisiva I Robinson, fu uno dei primi casi di potenti uomini dello spettacolo accusati di comportamenti sessuali predatori a generare il movimento #MeToo.