Il deludente rapporto sugli UFO
Il governo degli Stati Uniti ha diffuso l'atteso documento sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati, ma non contiene conclusioni e non esclude gli alieni
Il governo degli Stati Uniti ha diffuso un atteso rapporto sui fenomeni aerei non identificati (UAP), ma le analisi contenute nel documento sono state definite inconcludenti dalla maggior parte degli esperti. Il rapporto avrebbe dovuto fornire dettagli sulle attività del dipartimento della Difesa su quelli che comunemente vengono chiamati UFO (oggetti volanti non identificati), da decenni alla base di speculazioni su misteriose tecnologie, che secondo alcuni sarebbero di natura aliena.
Il documento segnala che 143 delle segnalazioni raccolte dal 2004 a oggi continuano a non avere spiegazione. Tra questi sono indicati 21 casi di fenomeni ignoti, che potrebbero dimostrare capacità tecnologiche sconosciute agli Stati Uniti. Il riferimento è a oggetti ripresi in volo che si muovono a una velocità considerevole senza che sia evidente l’impiego di sistemi di propulsione, o ancora oggetti che accelerano in pochi istanti e cambiano la loro rotta repentinamente. Gli Stati Uniti ritengono che le tecnologie per ottenere questi risultati vadano oltre le capacità di altre grandi nazioni come la Russia e la Cina. Anche in questo caso, però, il documento segnala la necessità di analisi e indagini più accurate.
Nel complesso, non sono state trovate prove circa la presenza di tecnologie derivate da programmi segreti statunitensi o di altri paesi, né che si sia trattato di avvistamenti alieni. Il rapporto non esclude comunque categoricamente nessuna di queste possibilità, indicando la necessità di approfondimenti.
Le poche conclusioni contenute nel documento alimenteranno probabilmente nuove speculazioni sugli UFO, soprattutto da parte di appassionati e dei complottisti, che vedono in queste manifestazioni il segno di programmi militari segreti o le tracce del passaggio sulla Terra di specie aliene.
UFO e alieni
In generale, un “oggetto volante non identificato” indica qualsiasi fenomeno osservato nel cielo che non può essere spiegato, per esempio a causa del modo in cui vola quell’oggetto o per via della sua forma. Se in seguito ulteriori analisi e approfondimenti consentono di comprenderne l’origine, l’UFO smette di essere tale e assume altre definizioni.
Si può quindi dire che gli UFO esistono senza implicare che esistano gli alieni e che quegli oggetti non identificati siano frutto delle loro tecnologie. Ciò nonostante, ormai da tempo “UFO” è diventato per molti un sinonimo per indicare le astronavi aliene. Negli anni sono nate organizzazioni, talvolta perfino culti, che indicano gli avvistamenti UFO come una prova delle loro convinzioni non solo sull’esistenza di forme di vita aliene, ma anche sulla loro presenza sulla Terra.
Gli UFO non sono presi in considerazione solamente da chi li ritiene senza dubbio una manifestazione aliena. I loro avvistamenti sono valutati dai governi in numerosi paesi, perché potrebbero condurre alla scoperta di minacce per la sicurezza nazionale o di nuove tecnologie sviluppate in ambito militare o civile. Il rapporto da poco reso pubblico era stato commissionato lo scorso anno, con la richiesta di fornire una rassegna sulle attività svolte dall’Ufficio dell’intelligence della Marina militare, dall’FBI e dal gruppo di lavoro sugli UAP. La documentazione, appena nove pagine, è stata presentata al Congresso per fare le proprie valutazioni sulle attività svolte finora.
Poche segnalazioni
Nel rapporto si dice che la quantità di avvistamenti è stata finora troppo limitata per consentire di identificare specifici andamenti ed elementi in comune tra diversi episodi. Non è quindi escluso che le segnalazioni, per lo più frutto di riprese in volo durante esercitazioni militari, derivino da difetti nelle tecnologie utilizzate o particolari effetti ottici. Nel caso di maggiori finanziamenti, si legge nel documento, si potrebbero organizzare sistemi più accurati per osservare eventuali nuovi UAP in futuro. Queste e altre dichiarazioni hanno portato vari analisti a chiedersi se finora il governo non abbia sottovalutato la questione, dedicandovi risorse limitate e con potenziali rischi per la sicurezza nazionale.
La scorsa estate il dipartimento della Difesa aveva organizzato un gruppo di lavoro per l’analisi dei fenomeni aerei non identificati (UAP), con l’obiettivo di provare a ricostruire causa e origini degli UFO. La decisione era arrivata ad alcuni mesi di distanza dalla desecretazione di tre video girati da piloti militari statunitensi che avevano registrato la presenza in cielo di oggetti mai osservati prima e difficili da spiegare. All’epoca il dipartimento della Difesa spiegò che quei filmati mostravano fenomeni ancora «non identificati» dal gruppo di lavoro.
I tre video, uno girato nel 2004 e gli altri due nel 2015, erano in realtà in circolazione già da diversi anni, in seguito alla loro diffusione non autorizzata resa possibile da un ex collaboratore al progetto sugli UAP. Nel 2019 era inoltre stato registrato un altro video che mostrava riprese effettuate da un aereo militare statunitense su un tratto di mare vicino a San Diego (California). Il filmato mostrava uno strano oggetto in volo, che sembrava poi scomparire in acqua senza lasciare tracce.
5 categorie
Alcune di queste segnalazioni rientrano tra gli episodi privi di spiegazione citati nel nuovo rapporto. Solamente un avvistamento è stato spiegato come un grande pallone che si stava sgonfiando in aria perdendo quota. Questa spiegazione rientra tra le cinque categorie identificate nel documento per definire gli UAP:
1. tecnologia segreta sviluppata da una forza militare avversaria;
2. tecnologie innovative statunitensi mantenute segrete;
3. fenomeno naturale;
4. materiale residuo in volo, come un pallone aerostatico per il meteo sfuggito al controllo;
5. altro, categoria nella quale ricadono anche le tecnologie aliene.
Il governo degli Stati Uniti si è impegnato ad aggiornare il Congresso entro tre mesi su ciò che intende fare per migliorare le capacità di identificazione e analisi degli UAP. Il programma dovrebbe comprendere nuovi sistemi di osservazione da sviluppare nel corso dei prossimi anni. L’iniziativa comprenderà un sistema di aggiornamento periodico del Congresso sui progressi effettuati, e naturalmente su eventuali nuovi avvistamenti.