Ora si fa sul serio
Dopo un percorso fin qui netto e sorprendente, stasera l’Italia gioca contro l’Austria i suoi ottavi di finale agli Europei di calcio
Per arrivare agli ottavi di finale degli Europei di calcio, l’Italia ha giocato complessivamente tredici partite: dieci di qualificazione e tre nella fase a gironi iniziata due settimane fa. Ha sempre vinto, ha segnato complessivamente 44 gol e ne ha subiti soltanto quattro. È stata l’unica tra le sedici qualificate agli ottavi a terminare il suo girone a punteggio pieno senza subire gol.
Dopo questo percorso netto, stasera l’Italia gioca contro l’Austria allo stadio Wembley di Londra i suoi ottavi di finale. Sarà la prima partita a eliminazione diretta da quando è allenata da Roberto Mancini, a distanza di cinque anni dall’ultima. C’è molta curiosità nel vedere se dopo aver ottenuto il massimo da qualificazioni e gironi, l’Italia saprà convincere e continuare la sua serie di risultati anche quando si inizia a fare sul serio.
Il percorso netto e convincente con cui la Nazionale è arrivata fin qui ha sorpreso un po’ tutti: per l’assenza di grandi nomi e per il fatto di essere ancora associata alla mancata qualificazione agli ultimi Mondiali, si era presentata al torneo dietro le grandi favorite. Gli ultimi risultati hanno però cambiato le cose, anche perché allo stesso tempo le grandi favorite non hanno avuto percorsi altrettanto netti.
L’Italia gioca in modo offensivo come si è visto raramente nella sua storia. Non subisce il gioco degli altri e non si affida alla difesa o al caso per vincere le sue partite. Gioca con tre attaccanti e un’intera squadra a sostegno. Vuole controllare le partite e cerca di rientrare in possesso del pallone appena può, dopo i primi minuti di studio, e di portarsi in attacco il più rapidamente possibile. Ha solo due giocatori assenti per infortunio fra i titolari, Giorgio Chiellini e Alessandro Florenzi — che verranno rimpiazzati da Francesco Acerbi e Giovanni Di Lorenzo — e il dubbio tra chi schierare a centrocampo tra Marco Verratti e Manuel Locatelli.
Nella fase a eliminazione diretta si vedrà se il piano di gioco usato fin qui funzionerà anche in partite secche da dentro e fuori, contro squadre sempre più competitive. In questo senso l’Austria potrà essere un’avversaria più impegnativa di quelle incontrate finora.
All’ultima partita dei gironi non era la favorita per passare da seconda dietro l’Olanda. Eppure è riuscita a battere l’Ucraina giocando la sua miglior partita agli Europei, grazie anche ai cambiamenti proposti da Franco Foda, allenatore di madre austriaca e padre italiano. Il principale cambiamento ha riguardato il capitano David Alaba, usato come centrale di difesa nella sconfitta contro l’Olanda, che è stato riportato sulla fascia sinistra, la posizione in cui è considerato uno dei migliori al mondo (dopo tredici anni al Bayern Monaco, dalla prossima stagione giocherà con il Real Madrid).
L’Austria è una squadra che sa pressare e giocare su ritmi alti, è compatta tra la difesa e la trequarti, e in questi reparti ha i suoi giocatori più incisivi: Alaba appunto, il centrocampista del Lipsia Marcel Sabitzer e il trequartista Christoph Baumgartner, che gioca con l’Hoffenheim. Anche i suoi centrali di difesa — Dragovic e Hinteregger – sono di buon livello, ma peccano in velocità e contro l’attacco rapido dell’Italia potrebbe essere un problema. Il reparto in cui l’Austria ha avuto più problemi fin qui è l’attacco: il titolare è l’ex interista Marko Arnautovic, che però negli ultimi anni in Cina ha giocato poco e si vede. Il suo sostituto, Sasa Kalajdzic, è ritenuto un giocatore molto promettente in Bundesliga, ma in nazionale non ha ancora trovato il suo spazio.
L’ultimo incontro tra Italia e Austria risale all’agosto del 2008, un’amichevole giocata a Nizza e finita 2-2. Agli Europei non si sono mai incontrate. La vincente di stasera (calcio d’inizio alle 21) si qualificherà ai quarti di finale di Monaco di Baviera, dove incontrerà la vincente di Belgio-Portogallo, che si gioca domani sera a Siviglia.