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  • Mercoledì 23 giugno 2021

La variante delta sarà prevalente in Europa entro fine agosto

Lo dice il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che parla di accelerare le campagne vaccinali

(Christopher Furlong/Getty Images)
(Christopher Furlong/Getty Images)

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha invitato gli stati europei ad accelerare il più possibile le loro campagne vaccinali, in vista dell’ormai inevitabile diffusione nel continente della variante delta del coronavirus. La direttrice dell’ECDC, Andrea Ammon, ha detto che secondo le previsioni la variante rappresenterà il 90 per cento delle infezioni da coronavirus entro la fine di agosto. Ha poi aggiunto che sarà essenziale completare rapidamente i cicli vaccinali, perché con una sola dose la protezione offerta dai vaccini contro la variante non è sempre sufficiente.

La variante delta è più contagiosa rispetto alle altre varianti in circolazione e stimiamo che entro la fine di agosto rappresenterà il 90 per cento di tutte le infezioni rilevate da SARS-CoV-2 nell’Unione Europea. Sfortunatamente, i dati preliminari ci dicono che la variante interessa anche gli individui che hanno ricevuto una sola dose dei vaccini attualmente disponibili.

Secondo le ultime rilevazioni dell’ECDC, al momento circa il 34 per cento dei cittadini europei ha completato la vaccinazione, mentre il 57,1 per cento ha ricevuto almeno una dose del vaccino. Un ciclo vaccinale completo consente di avere una buona protezione contro la COVID-19 anche nel caso della variante delta, mentre il rischio di ammalarsi e sviluppare sintomi che richiedano il ricovero in ospedale è più alto nel caso in cui si sia ricevuta solamente una dose.

I modelli di previsione dell’ECDC stimano che senza il mantenimento delle attuali restrizioni contro il coronavirus e in mancanza di un’accelerazione nelle campagne vaccinali ci possa essere il rischio di una nuova ondata in Europa, paragonabile a quella che si era verificata nell’autunno del 2020.


Ammon ha detto:

È molto probabile che la variante delta circoli ampiamente nel corso dell’estate, in particolare tra i più giovani che non sono direttamente interessati dalla vaccinazione. Ciò potrebbe comportare per i più vulnerabili il rischio di essere contagiati e sviluppare sintomi gravi, potenzialmente letali, nel caso in cui non siano pienamente vaccinati.

Sulla base di queste previsioni, l’ECDC ha invitato i paesi europei a ridurre il più possibile l’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose, in modo che più persone siano completamente vaccinate in tempi più rapidi. In diversi paesi, compresa l’Italia, negli ultimi mesi si era scelto di estendere l’intervallo tra le due somministrazioni (pur entro i limiti segnalati dai produttori dei vaccini e delle autorità di controllo) per vaccinare almeno con una dose più persone. La scelta era stata determinata anche dalle scarse scorte di dosi e dai problemi nell’organizzare i centri vaccinali, ora superati in diversi paesi.

L’ECDC si occupa di controllare l’andamento della pandemia e di suggerire le pratiche da adottare per contenerla, ma spetta poi ai singoli stati la decisione su quali indicazioni applicare e in che termini. Le nuove indicazioni arrivano in una fase in cui molti paesi avevano iniziato a rimuovere buona parte delle restrizioni grazie a un generale miglioramento della situazione, con i nuovi contagi in riduzione e una diminuzione dei decessi per COVID-19.

Nelle ultime settimane la variante delta ha causato un sensibile aumento dei nuovi casi positivi in Inghilterra, inducendo il governo a rinviare la rimozione delle ultime restrizioni ancora in vigore nella nazione.